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Sanità... I have a dream

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(12 Settembre 2009) Enzo Apicella

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    (Dalla parte di Cuba)

    Al fianco di Cuba per tenere aperta la prospettiva del Socialismo nel XXI° Secolo

    il documento-volantino che la Rete dei Comunisti diffonderà a Milano il 30 settembre in occasione della manifestazione nazionale di solidarietà con Cuba

    (25 Settembre 2006)

    1. Cuba continua ad essere un riferimento decisivo per i processi di progresso sociale ed indipendenza politica che stanno attraversando l’America Latina.. E’ la testimonianza vivente di come il socialismo possibile non sia stato tutto travolto e dissolto con la disfatta del “socialismo reale” tra il 1989 e il 1991. Se oggi in America Latina si va riaprendo il dibattito sul Socialismo del XXI° Secolo, il contributo decisivo svolto da Cuba (e oggi dal Venezuela) è innegabile. Così come è innegabile il ruolo positivo svolto da Fidel Castro e dal gruppo dirigente cubano in questo processo di resistenza prima e controffensiva poi contro l’egemonia imperialista USA.

    2. Cuba è una sfida continua e vincente ai parametri dei pasdaran liberisti e liberali. Le agenzie dell’ONU le riconoscono grandi meriti e conquiste sul piano dei diritti sociali mentre le “agenzie per i diritti umani” ne contestano la mancanza di libertà politiche. Su questa clamorosa contraddizione, anche nella sinistra europea si danno per scontate cose che scontate non sono affatto. Le menzogne ripetute all’infinito rischiano anche di legittimare dentro l’opinione pubblica le guerre di aggressione, anzi, come si dice adesso “l’esportazione di democrazia”.

    3. Cuba condivide con altri paesi la lista nera del Dipartimento di Stato USA. Come è noto questa è una collocazione molto pericolosa che comporta minacce di guerra, sanzioni e il ricorso ad un vero e proprio terrorismo di stato come dimostra il caso del bombarolo della CIA Posada Carriles:. L’embargo statunitense, da tredici anni, viene condannato ogni anno e sistematicamente dal 98% dei paesi del mondo riuniti nell’Assemblea Plenaria delle Nazioni Unite eppure l’embargo e la “guerra non dichiarata” contro Cuba continuano.

    4. Le forze ed i governi popolari dell’America Latina e del terzo mondo guardano a Cuba con ammirazione e rispetto. Le forze politiche europee la guardano invece con fastidio (se“di sinistra”) o con odio e ostililità profonda (se“di destra”). Prendere posizione contro l’embargo a Cuba costa poco o nulla. Difendere l’indipendenza politica e il progetto socialista di quest’isola richiede – al contrario – una buona dose di coraggio politico.
    La direzione dei DS risolve la contraddizione schierandosi contro l’embargo verso Cuba ma richiedendo il rovesciamento politico del suo governo. E’ una posizione molto grave e fortemente speculare a quella dell’amministrazione statunitense, il cui vero obiettivo resta proprio quello di rovesciare il governo cubano. Il cambiamento di regime politico ed economico di paesi come Cuba è, ad esempio, una ambizione dichiarata pubblicamente dell’amministrazione Bush

    Per questo riteniamo doveroso battersi apertamente in difesa di Cuba e della sua esperienza rivoluzionaria. Di fronte alla “ingerenza militar-democratica” riteniamo che sia meglio poter migliorare l’ evoluzione della esperienza cubana, difendendone ciò che è stato conquistato, che celebrarne la sconfitta. Alla luce della guerra preventiva scatenata dall’amministrazione Bush, il posizionamento a sostegno o meno di Cuba fa la differenza anche nei rapporti all’interno della sinistra italiana ed europea.

    Solidarietà con Cuba socialista e il Venezuela bolivariano
    Libertà per i Cinque Patrioti Cubani imprigionati negli Stati Uniti
    Fermiamo il terrorismo di stato degli USA contro Cuba e l’America Latina

    La Rete dei Comunisti
    www.contropiano.org

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