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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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DAL TOTALITARISMO CENTRALISTA ALL'IMPERIALISMO MICROLOCALISTA

(13 Maggio 2008)

Mi pare autenticamente veridico il contenuto esposto nell'articolo dove si osservano le nuove coordinate ideologiche del Berlusconi Quater: la componente che prima professava un liberismo fortemente multinazionalizzato, profondamente accentratrice delle scelte e degli apparati decisionali, adesso ha un sembiante nuovo, fatto di microlocalismo che si diffonde a macchia d'olio, penetrando già in Puglia, con Fitto, non a caso quivi ripescato, in Sicilia, con un MPA che ha comunque preso qualche voto importante anche fuori dalla Sicilia, ovviamente nella Lombardia e nel Veneto, ma con un più aggressivo proposito di aggregamento e radicamento nelle altre regioni settentrionali. Iscrivo in questo anche la vittoria di Alemanno: la Destra di AN ha tentanto di giocarsi la carta montanelliana del liberalismo declinato su posizioni conservatrice. Rientrava in una fase intermedia: superato il periodo dittatoriale da sconfitti, penetrato in un contesto istituzionale e politico. Adesso approda al microlocalismo imperialista: predicazione nei quartieri, promesse di concretezza (quindi ancor più incredibili di quelle semplicemente propagandistiche), blocchi di interesse, affinità evidenti con le Destre conservatrici in gioco negli altri Paesi dell'area Occidentale e non solo. Quale risposta dare? Torno alla mia tesi della massa critica che accoglie il precipitato della Quarta Internazionale: cioè, opposizione sociale, con un'attenta analisi e diffusione delle vere emergenze popolari (un esempio: ma quanto è vero che dietro molta microcriminalità c'è il proibizionismo!), un radicamento popolare, nel lavoro e presso lavoratrici e lavoratori, barra orientata sulla forza propulsiva del riconoscimento dei diritti. Una Sinistra forte è una Sinistra fortemente serena: senza isterie becere. Ma prendendo atto che la situazione è grave e che certe sparate (come il Maroni delle ronde) dovrebbero essere ignorate nella loro chiassosità e invece combattute nella prassi: analizzate come boutade, infatti, regalano persino folclore a chi le concepisce. Il Berlusconi Quater è direttamente figlio (e non padre!) dello smottamento liberale e per altro verso nazionalista di certo PD. Non ci si può allora sbagliare a contestare l'azione politica di entrambi. E una funzione almeno potenzialmente chiara riconoscerei a quella unità dei comunisti sulla quale da tempo ci impegniamo (quantomeno) a sperare.

Domenico Bilotti

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