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Genova: obiettivo sicurezza

(6 Ottobre 2007)

Ecco il resoconto sulla manifestazione svoltasi oggi a Genova per protestare sulla sempre più carente sicurezza dei cantieri navali.


Ecco il resoconto sulla manifestazione svoltasi oggi a Genova per protestare sulla sempre più carente sicurezza dei cantieri navali.

Presidio Fiom e Cgil nel piazzale antistante l'ingresso del Salone della Nautica. Numerosi gli striscioni aziendali e numerosi i rappresentanti dei cantieri navali di Viareggio intervenuti, che hanno distribuito ai visitatori i 5000 volantini, anche in lingua inglese. "Viareggio come la Cina", almeno per quanto riguarda le condizioni di lavoro in cui opera gran parte di coloro che fanno grande il nome della nostra città con le imbarcazioni di lusso presentate alla Fiera genevose.

" VIAREGGIO, succursale della CINA?"
Non sono i Cinesi a comprare Viareggio, sono le Aziende della nautica di Viareggio che lavorano come in Cina.
Nella capitale italiana della nautica da diporto dove operano con grande successo aziende ai vertici mondiali del settore, si lavora come in Cina, con una organizzazione del lavoro e condizioni di lavoro che hanno poco a che vedere con quella qualità del lavoro e condizioni di lavoro che dovrebbero caratterizzare l'eccellenza della nautica.
A Viareggio sono stati effettuati e sono in corso di realizzazione investimenti consistenti ma ancora si lavora male, anzi peggio. Le condizioni di lavoro in questi anni sono peggiorate!
Cantieri navali con pochissimi dipendenti diretti alla produzione, qualcuno addirittura senza addetti, che lavorano con appalti, sub appalti e sub appalti dei sub appalti, affidati a ditte provenienti da ogni dove, spesso senza adeguate professionalità e senza una vera consistenza aziendale, con lavoratori talvolta al nero, immigrati ricattati, appalti scelti in base al criterio del costo più basso che poi significa salari più bassi, superamento smisurato degli orari di lavoro, trattamenti contrattuali non corretti, evasione contributiva.
Il lusso si costruisce con la illegalità e con lo sfruttamento dei lavoratori.
Siamo a Genova a mostrare l'altra faccia della medaglia, quella che sta dietro le grandi barche luccicanti, siamo venuti in nome di Joubert Thompson, il giovane marinaio sud africano morto a febbraio precipitando da un ponteggio fatto male, mentre faceva un lavoro che non era il suo, in un mega yacht tirato in secca sul piazzale della Polo Nautico gestito senza regole e senza responsabili.
Malgrado la morte di Joubert, i tanti , troppi, infortuni che continuano ad accadere nel settore della nautica, e i meno gravi nemmeno denunciati, si continua a lavorare senza sicurezza, con una commistione di lavoratori diversi, imprese diverse e di responsabilità eluse.
Anche il progetto di Polo Nautico, su cui abbiamo chiesto verifiche all'Amministrazione Comunale, che come società consortile avrebbe dovuto svolgere servizi innovativi per tutta la filiera della nautica da diporto e promuovere uno sviluppo di qualità del settore, di fatto è saltato sotto i colpi del mnaggior azionista, il gruppo FIPA-MAIORA e di SAN LORENZO, aziende dove più volte abbiamo denunciato problemi di sicurezza e di pesantissime condizioni di lavoro, ma nulla è cambiato, se non il peggioramento delle relazioni sindacali.
L'atteggiamento della stragrande maggioranza delle imprese e delle loro Associazioni di Categoria è di insensibilità ai temi della sicurezza e delle condizioni di lavoro.
Siamo molto preoccupati anche per questo: lo sviluppo duraturo non può essee scollegato dalla qualità e la qualità si raggiunge lavorando bene, non come si fa oggi a Viareggio."

Questo il messaggio dato, non solo aile persone che erano li' per ammirrare le suntuose imbarcazioni, ma anche al mondo: molte le testate giormalistiche e le televisioni presenti, locali e non, che hanno intervistato il Segretario della Camera del Lavoro di Viareggio Andrea Antonioli e i Funzionari Fiom Massimo Braccini e Lamberto Pocai e ripreso la clamorosa forma protesta.
La delegazione Fiom e Cgil di Viareggio è stata anche ricevuta dal Ministro Bersani, presente alla inaugurazione del Salone della Nautica in qualità di rappresentante del Governo. Il Ministro, già a conoscenza della iniziativa, dopo aver preso visione anche del volantino,e appreso di come il lavoro di oggi nella cantieristica viareggina sia diventato piu' che lavoro una "schiavizzazione", ha ascoltato le osservazioni e le richieste avanzate dal Sindacato.
" La legge 1369 del '60 stata abrogata dalla legge 30, se la prima è stata un freno alla regolementazione degli appalti - ha sottolineato Antonioli - la seconda è una valanga, che ha aperto le porte ad appalti selvaggi " Il Sindacato ne ha chiesto un ripristino." Quanto al decreto Bersani, in tema di sospensione o revoca degli appalti pubblici,i vertici sindacali hanno chiesto al Ministro di studiare la possibilità di una sua applicazione nel settore privato, " dal momento che le ditte private che operano nel settore della nautica operano comunque su concessioni pubbliche".
Il Ministro Bersani ha condiviso le motivazioni dei lavoratori e dei loro rappresentanti,impegnandosi non solo a contattare l'Amministrazione Comunale di Viareggio ma anche a disporre nei prossimi giorni uno studio della normativa, per addivenire ad una soluzione.
Successo della iniziativa e fiducia del Sindacato Versiliese su una risposta positiva per le prospettive future.

Letizia Tassinari

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