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Gaddafi

Gaddafi

(21 Ottobre 2011) Enzo Apicella
Dopo molti tentativi falliti l'imperialismo riesce ad uccidere Mu'ammar Gheddafi

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    Madrid: Il Tribunale Speciale ordina la carcerazione dei dirigenti indipendentisti

    Zapatero come Aznar

    (10 Ottobre 2007)

    Baltasar Garzón, giudice dell'Audiencia Nacional, ha rilasciato oggi due abitanti di Segura (Gipuzkoa) arrestati nel corso della maxiretata di giovedì sera contro la sinistra patriottica basca, ma ha al tempo stesso chiesto l'ingresso in prigione per gli altri 21. La possibilità di poter evitare l'incarcerazione in cambio del pagamento di una cauzione di 10 mila euro sembra sussistere solo nei casi di Egoitz Apaolaza, dirigente del partito Accion Nacionalista Vasca, e di Haizpea Abrisketa e Jean Claude Agerre, i due componenti della direzione di Batasuna con passaporto francese.
    Tutti e 23 gli arrestati di giovedì, tra i quali vi sono 16 membri della Mesa Nacional di Batasuna e due dirigenti di Azione Nazionalista, sono dovuti passare questa mattina per la Quinta sala dell'Audiencia Nacional, dove il giudice Garzon ha tentato di interrogarli - ma stando ad informazioni filtrate gli imputati si sarebbero rifiutati di rispondere - ed ha proceduto alla lettura dei capi d'accusa. In otto casi la Fiscalia parla di reiterazione del delitto nei confronti di altrettanti dirigenti di Batasuna che non hanno rispettato il divieto di svolgere attività politica nonostante fossero già sottoposti a procedimento penale dopo la messa fuori legge della propria organizzazione. Tra questi il coordinatore e il responsabile della comunicazione della formazione di sinistra, Joseba Permach e Juan José Petrikorena, già sotto processo perché considerati responsabili della subordinazione di Batasuna dell'ETA e del finanziamento dell'organizzazione armata attraverso gli introiti derivanti dalle "Herriko Tabernas", le sedi sociali che il movimento possiede in tutto il territorio basco. Gli altri sono stati invece accusati direttamente di "collaborazione con organizzazione terroristica", a causa della loro partecipazione alla riunione di Segura di giovedì e di riunioni simili svoltesi precedentemente.

    Ibarretxe si smarca: "L'illegalizzazione delle idee non è il cammino giusto"
    Questo sul fronte della persecuzione giudiziaria della sinistra basca. Per quanto riguarda invece la solidarietà con gli arrestati sono state indette anche per il pomeriggio di oggi nuove mobilitazioni dopo che ieri circa 15.000 baschi sono scesi in piazza nelle 4 principali città ed in altri comuni minori rispondendo ad un appello alla reazione immediata lanciato proprio da Batasuna. Mentre dalle fila del Partito socialista non si è levata una sola voce di critica nei confronti della strategia di violenta e brutale repressione intrapresa dall'esecutivo Zapatero, oggi il lehendakari (governatore) della Comunità Autonoma Basca Juan José Ibarretxe, del Partito Nazionalista Basco, si è detto contrario all'arresto della direzione di Batasuna. In visita alla diaspora basca in Argentina, Ibarretxe ha affermato: "L'illegalizzazione delle idee non è il cammino giusto. Avete per caso visto mai il governo britannico mettere fuori legge il Sinn Fein irlandese o mettere in carcere la sua direzione?". Il lehendakari ha ribadito che la soluzione del conflitto può derivare esclusivamente dal dialogo, senza esclusioni, tra tutte le forze politiche, Batasuna compresa.

    Solidarietà agli arrestati dai maggiori sindacati baschi.

    Intanto il segretario generale del sindacato LAB, Rafa Díez, ha detto di giudicare gli arresti di giovedì "un passo ulteriore nella strategia di criminalizzazione dell'indipendentismo basco" e un tentativo di "condizionare la sinistra patriottica" per costringerla a rinunciare alle sue rivendicazioni. Durante una conferenza stampa Diez ha informato che il sindacato patriottico di cui è leader ha convocato per giovedì una giornata di sensibilizzazione con manifestazioni all'interno delle imprese accomunate dallo slogan "No alla repressione. La parola e la decisione al popolo basco".
    Ma segnali di netta critica nei confronti di Zapatero giungono anche dal principale sindacato basco. ELA, vicino al PNV, ha accusato il capo del governo di Madrid di continuare le politiche repressive del suo predecessore Josè Maria Aznar nel tentativo di eliminare la sinistra abertzale dalla società. ELA ha annunciato la convocazione per lunedì di una manifestazione a Bilbao con il fine di rigettare gli arresti che hanno colpito Batasuna.

    Ondata di sabotaggi nei Paesi Baschi

    Dopo gli attacchi di giovedì notte, si sono moltiplicati nelle ultime ore gli episodi di "kale borroka" (guerriglia urbana) da parte dei giovani indipendentisti. Un gruppo di incappucciati ha lanciato bottiglie molotov contro un autobus di linea nella località di Gorliz (Bizkaia) dopo aver obbligato il conducente a scendere. dall'incendio. Nell'attacco, avvenuto alle 15 di oggi, l'autobus è rimasto completamente distrutto. Due filiali bancarie, una del Banco de Vasconia e l'altra del Banco Gipuzkoano, sono invece state attaccate la scorsa notte con l'uso di bombe incendiarie nella località navarra di Alsasua. Altri artefatti sono stati lanciati, sempre ad Alsasua, contro la locale sede del sindacato socialista UGT. Alle prime ore della notte, nella località gipuzkoana di Orereta, un gruppo di giovani ha tentato di incendiare la porta del garage del sindaco socialista della cittadina. Nel centro antico di Bilbao un altro gruppo di incappucciati hanno costruito barricate di fuoco e poi danneggiato quattro casse automatiche nel quartiere di Santutxu. Barricate di fuoco sono state erette intorno alla mezzanotte nel comune di Abadiño, causando un forte rallentamento del traffico.
    Nella località navarra di Beriain agenti della Guardia Civil hanno arrestato ieri due giovani, di cui uno minorenne, trovati in possesso di materiali definiti come "inneggianti al terrorismo": in realtà si trattava solo di cartelli e adesivi di solidarietà con i dirigenti di Batasuna. I due giovani, poi denunciati per apologia del terrorismo, sono stati fermati durante un controllo effettuato dalla polizia militare spagnola nelle strade del piccolo centro.

    Marco Santopadre

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