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Un piromane si aggira per l'Europa

Un piromane si aggira per l'Europa

(7 Maggio 2010) Enzo Apicella
L'agenzia di rating Moody's, la stessa che consigliava di investire in Lehman Brothers, soffia sul fuoco della crisi europea e invita a disinvestire in Grecia, Portogallo e Italia

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    La consultazione Cgil-Cisl-Uil: una partita truccata

    …ma non sono riusciti a truccare la resistenza operaia

    (13 Ottobre 2007)

    La consultazione, promossa da Cgil-Cisl-Uil sul Protocollo del 23 luglio, risoltasi in uno scontato “trionfo” del sì viene esaltata come una grande prova di democrazia, ma in realtà è una partita truccata, come tutta la “democrazia sindacale”, requisita dai tre sindacati concertativi che ne hanno fatto un loro monopolio, da sindacato di Stato, negando ogni spazio ai Cobas e a tutte le strutture che non sono colluse con il padronato e i governi.
    Niente regole certe e verificabili, nessun controllo sulla certificazione per la stragrande maggioranza di questa consultazione, gestita in proprio nelle sedi territoriali di Cgil-Cisl-Uil, diventate luoghi di ammucchiate di scatole di cartone con le schede sottratte a scuole e altri posti di lavoro subito dopo la votazione.

    Non a caso in tutta la categoria dei metalmeccanici dove si è potuto stabilizzare un minimo di regolamentazione e trasparenza procedurale lì è esploso il NO: il risultato nelle fabbriche Fiat è clamoroso, dall’80% al 90% di voti per il No. Ma le punte dell’iceberg emergono anche in tantissime altre realtà produttive e in altre categorie, dove il concentramento dei/delle lavoratori/trici e l’intervento mirato della contro- informazione hanno smontato facilmente la propaganda fraudolenta di Cgil-Cisl-Uil, spalleggiata dalle forze della maggioranza governativa.

    In quanto ai dati forniti sui votanti, se per il Pubblico Impiego dicono essere circa il 7% dell’intera categoria e se per la scuola non si supera il 3%; se in totale tutti insieme i comparti avrebbero visto il voto di circa 800 mila lavoratori e lavoratrici (solo i metalmeccanici hanno votato al 50%), legittima è la domanda; ma come diavolo si arriva a 5 milioni di votanti?
    Se questi sono i dati sui luoghi di lavoro, è plausibile pensare che una fiumana di milioni di pensionati/e e precari/e, ingannata da grottesche menzogne, abbia votato in massa nelle sedi territoriali di Cgil-Cisl e Uil?
    Ma questa gigantesca sceneggiata non arresterà l’opposizione frontale al Protocollo, alla Finanziaria, alla politica del governo Prodi, alle leggi-precarietà (30 e Treu) che si manifesterà il 9 novembre con lo sciopero generale e generalizzato convocato dai Cobas e da vari sindacati alternativi, da moltissimi centri sociali, strutture del precariato, studentesche e sociali, per chiedere anche la garanzia del lavoro e del reddito e l’estensione dei diritti sociali a tutti/e.
    Portando in piazza, nei capoluoghi di regione, centinaia di migliaia di persone, chiederemo anche la fine del monopolio Cgil-Cisl-Uil e la restituzione dei diritti sindacali a tutti i/le lavoratori/trici e organizzazioni.

    Roma, 11 ottobre 2007

    Confederazione Cobas

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