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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Askapena, davanti alla solidarietà internazionale.

(20 Ottobre 2007)

Askapena ringrazia tutte le dimostrazioni di solidarietà ricevute da distinti punti del pianeta, specialmente le persone ed organizzazioni che si stanno mobilitando in solidarietà con gli e le detenute nell'ultima operazione poliziesca del Governo di Zapatero contro la dirigenza di Batasuna, e reclamando il diritto di autodeterminazione ed una soluzione negoziata per Euskal Herria.

Euskal Herria non è sola nella sua lotta e conta su buone amiche ed amici in tutto il mondo, queste settimane possiamo vederli, mostrando la loro solidarietà, nelle strade di fronte a consolati ed ambasciate spagnole, realizzando conferenze e colloqui informativi sulla situazione di apartheid politica che vive Euskal Herria...

Questo lavoro di solidarietà non è in vano e causa danno alla strategia del governo spagnolo di prolungare un conflitto che dura già da molti anni.

Il governo di Zapatero è ossessionato dal mantenere l'oscurantismo sulla sua politica in Euskal Herria, prova di ciò è quanto accaduto in Caracas (Venezuela), dove nel giorno dell'ispanicità si proiettò il documentario "Euskal Herria una storia di lotta e resistenza" prodotto da Resumen Latinoamericano ed Askapena.

Addirittura lo stesso ambasciatore della Spagna in Venezuela, chiamò il responsabile del recinto, affinché non proiettassero detto documentario, inoltre anche chiamarono dall'ambasciata al Viceministero per l'Europa della cancelleria venezuelana per manifestar loro che 'non consideravano appropriato detto evento.'

Gli organizzatori dell'atto denunciarono queste pressioni e risaltarono la "coincidenza" che avessero luogo un 12 di ottobre. "Sembra che 515 anni dopo, l'impero spagnolo considera ancora il Venezuela una colonia" manifestarono.

Inoltre hanno annunciato una campagna di solidarietà con Euskal Herria e di denuncia delle detenzioni della direzione politica di Batasuna.

Durante quello stesso atto si diffuse un manifesto elaborato da diverse organizzazioni popolari venezuelane in cui si denunciano le detenzioni di dirigenti di Batasuna da parte del giudice Garzón, del quale si ricorda il suo passaggio per il Venezuela invitato da un'associazione di impresari di opposizione. In quell'occasione, le dichiarazioni di Garzón ebbero risposta dal vicepresidente della Repubblica che ricordò la chiusura di vari quotidiani nei Paesi Baschi, il cancelliere Nicolás Maturo che qualificò a Garzón come "pagliaccio" e la Presidentessa della Corte suprema che manifestò che "Garzón era un esempio di quello che non deve essere mai un giudice."
Garzón è stato denunciato anche in Cile, dove il Movimento Patriottico Manuel Rodríguez, affermava sul ben conosciuto in Cile "giudice Baltasar Garzón" che 'la sete di questo giudice che si lavora al più puro stile come i pubblici ministeri militari cileni, accorrendo agli appianamenti e ricevendo nei suoi uffici i prigionieri torturati, non ha solo cercato di imprigionare gli indipendentisti, farla finita coi loro partiti, ma inoltre ha chiuso riviste, quotidiani e radio in lingua basca, nel più puro stile franchista.' Il MPMR si concentrò di fronte all'ambasciata spagnola su Santiago del Cile.

In Europa molte sono stati le dimostrazioni di solidarietà tanto dalla sinistra, come da parte delle nazioni senza stato europee. dall'Andalusia al Kurdistan: Galiza, Castiglia, la' Piattaforma per la pace, il dialogo ed i diritti' di Madrid, Països Catalans, Bretagna, Corsica, Sardinia, Occitania, Scozia, Irlanda, Italia, Grezia...

In queste tre ultime le dimostrazioni di solidarietà sono state accompagnate da mobilitazioni in Belfast, Cork, Milano e Roma. In Irlanda ci fu una nutrita rappresentazione con partecipazione oltre a militanti del Sinn Féin e della gioventù' Ogra Sinn Féin' e l'organizzazione di ex-carcerati repubblicani Coiste. Ed annunciano una gran mobilitazione in Belfast.

In Atene le Forum Sozial Greco e le Spazio Anti-imperialist e le Organizazione di Communisti di Grecia (KOE) si concentrò di fronte all'ambasciata spagnola.

In Italia si diedero le concentrazioni più numerose di fronte al consolato spagnolo a Milano e nell'ambasciata spagnola a Roma. Questa ultima contò sulla partecipazione di tutte le forze della sinistra, sia istituzionale, I Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista stanno nel governo, o la sinistra radicale, qui stanno i partecipanti: Rete dei Comunisti, Federazione Giovanile Comunisti Iitaliani Roma, Comitato con la Palestina nel cuore, Radio Euskadi (RadioOndaRossa), Confederazione Cobas, Federazione Romana del Parto della Rifondazione Comunista, Coordinamento per l'unità dei comunisti, CDR, Militant, Associazione Sinistra Critica, L'Ernesto, Erromako Euskaldunberriak, Marco Odorici, Capogruppo PRC Comune Casalecchio sul Reno, Fosco Giannini, senatore Prc, direttore di" L'Ernesto", Enrico Campofreda (giornalista) Roma, Adriana Spera, Capogruppo P.R.C - S.E al Consiglio Comunale di Roma, Claudio Ortale, capogruppo PRC-SE Municipio Roma 19, Nando Simeone, Consiglio Provinciale di Roma.

Altre dimostrazioni da sottolineare sono quelle di due deputati del PRD messicano, Quebracho e Martín Fierro in Argentina, La Coordinatrice Continentale Bolivariana, Movimento 26 di Marzo-fronte Ampio e Fogoneros in Uruguay, dove si annuncia una concentrazione per il giovedì in Montevideo, il Partito Comunista della Bolivia, il Fronte Nazionale di Lotta per il Socialismo del Messico...

È indubbio che si vive un momento critico nel nostro paese, per quel motivo ci piace specialmente vedere che da un lato in Euskal Herria si risponde tanto agli attacchi mediante mobilitazioni, come con iniziative politiche come quella di ANV che annuncia la sua partecipazione alle elezioni di Marzo, o il messaggio di Batasuna di oggi 14 di Ottobre sottolineando che rispondiamo e proseguiamo con maggiore iniziativa politica se possibile, lavorando gomito a gomito coi nostri militanti, coltivando le basi del nostro progetto politico con un'interlocuzione permanente nel risultato di uno Stato Basco indipendente e socialista" e per l'altra parte, la solidarietà internazionalista con la lotta del nostro paese per i suoi diritti aumenta, avanza ed erode l'immagine 'democratica' degli stati a livello internazionale.

hamaika herri, borroka bakarra!
(Molti popoli, una sola lotta, NdT)

17 ottobre di 2007

In www.askapena.org foto delle manifestazioni di Milano, Roma, Atenas, Santiago de Chile, Belfast, Cork, Dublin, Caracas...

Askapena

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