">
Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra (Visualizza la Mappa del sito )
(26 Ottobre 2007)
Costa dovrebbe saperlo: gran parte della comunità locale non è interessata alle mitigazioni sul quale il commissario dice di lavorare. Vicenza non ha bisogno di essere compensata, vuole non essere sacrificata.
Un commissario governativo dovrebbe avere il coraggio di recarsi dal Presidente del Consiglio per comunicargli che la città berica non può ospitare una nuova installazione militare; altrimenti, Costa è solo un burattino mandato a Vicenza per imporre decisioni prese senza consultare la comunità locale. Il commissario sa bene che la nuova base Usa non è compatibile con la città, visto che definisce l’eventuale realizzazione “un sacrificio”.
La bonifica sarà un’opportunità per Vicenza soltanto se l’intera area del Dal Molin sarà fruibile dai vicentini; se invece, come è ora, la bonifica è propedeutica alla realizzazione della nuova base Usa, costruiremo collettivamente iniziative volte ad ostacolarla. L’annunciato ultimatum, come dice Costa, contiene certamente un messaggio utile per Vicenza: la lotta per difendere la propria terra continua, perché siamo convinti di poter dare un futuro diverso alla nostra città.
Ne tenga conto il commissario, e non abbia fretta di risponderci. Sette giorni, a partire dalla fiaccolata di sabato 27 ottobre, sono utili proprio per interrogarsi non solo sul futuro di Vicenza, ma anche sul ruolo che si vuole ricoprire. Burattino oppure persona dotata di una capacità critica. A Paolo Costa la scelta.
Vicenza, 26 ottobre 2007
Presidio Permanente contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza
Via Ponte Marchese
4334