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Le “sorprese” del prossimo contratto autonomie locali

(29 Ottobre 2007)

Si avvicinano le elezioni per il rinnovo delle RSU e ogni sindacato va alla ricerca di voti. Sarebbe invece necessario un bilancio dell’operato di CGIL, CISL, UIL e pseudo autonomi negli ultimi tre anni, durante i quali:

gli aumenti contrattuali sono stati al di sotto della inflazione programmata e quindi i nostri salari hanno perso ulteriore potere di acquisto;

con l’accordo di maggio i dipendenti pubblici perdono anche un anno di arretrati perché quell’anno sarà compensato dalla indennità di vacanza contrattuale pari a 11 euro lordi al mese per tutto il 2006 e Gennaio 2007. E a questo si aggiunga la chicca della triennalizzazione dei rinnovi contrattuali…

Nel frattempo, Governo ed Aran hanno già presentato a Cgil Cisl Uil le direttive per il rinnovo del contratto autonomie locali, ma di queste direttive i lavoratori e le lavoratrici nulla sanno. E le assemblee elettorali di Cgil Cisl Uil? Silenzio assoluto sulle trattative in corso!!

Per saperne di più, basta leggere la direttiva sui contratti inviata in estate dall’Aran a Cgil Cisl e Uil. La direttiva parte dal presupposto che, fin dalla prossima Finanziaria, dovranno essere circoscritte le spese e la stessa contrattazione decentrata.

Gli aumenti salariali saranno poi compensati dalla crescita della flessibilità e della produttività, e dalla introduzione di ammortizzatori sociali (mobilità e cassa integrazione?) .

Ma attenzione: ogni aumento rientrerà nelle risorse rese disponibili dalla Finanziaria, che già oggi sappiamo essere insufficienti a garantire la copertura dei prossimi contratti visto che nel 2008 stanzieranno i soldi per il 2007…..

Il salario sarà diviso in tre parti:

- la paga base (parte fissa del salario), ossia la componente tabellare che incorporerà alcune indennità come quella di comparto
- retribuzione individuale consolidata con la anzianità e il maturato economico
- la terza parte che sarà legata alla posizione economica erogata dalla progressione economica

Questo meccanismo, avrà ripercussioni negative sulla contrattazione decentrata, una volta approvato il prossimo contratto nazionale, visto che molte indennità/istituti contrattuali oggi percepite/i, confluiranno in una unica voce, e la erogazione delle stesse verrà circoscritta ai minimi termini con l’obiettivo del risparmio di spesa.

Sul fronte della precarietà Cgil, Cisl, Uil, a parole chiedono la stabilizzazione dei precari, ma nei fatti accettano le finanziarie senza stabilizzazioni, e addirittura siglano il protocollo di luglio che detassa e quindi incrementa gli straordinari, affossando le speranze di una occupazione stabile per i circa 350.000 precari della P.A.

Di tutto questo dovremo ricordarcene al momento di votare per il rinnovo delle RSU….

Diamo forza alle liste Cobas il solo sindacato a non avere sottoscritto intese a perdere e accordi peggiorativi!

COBAS Pubblico Impiego
aderente alla Confederazione COBAS