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Termoli: Assemblee, cortei interni e scioperi paralizzano la produzione alla Fiat Powertrain

comunicato Slai Cobas Fiat Powertrain

(13 Dicembre 2002)

Unanimi i lavoratori: “nessuna fabbrica deve essere chiusa, nessun licenziamento deve passare, si riduca la fatica per tutti: avviamo su questi contenuti le piattaforme rivendicative del contratto aziendale e di quello nazionale “ !

Tensione alle stelle stamattina nella fabbrica di Motori di Termoli dove, nell’affollata Sala Mensa, si sono svolte ,dalle ore 10.15 alle 11.15, le assemblee generali di fabbrica indette dal sindacato Slai Cobas per fare il punto sulla drammatica crisi Fiat, la chiusura degli impianti di Arese e Termini Imerese e le migliaia di licenziamenti in atto ‘truccati’ da cassa integrazione e preludio al prossimo smantellamento/dimezzamento di Mirafiori, Cassino, Termoli, Pomigliano e l’insieme degli stabilimenti del Gruppo e di quelli collegati dell’indotto.

Tutti i lavoratori intervenuti, tra cui delegati FIOM e l’ex deputata Mara Malavenda in delegazione con altri lavoratori dell’Alfa di Pomigliano (che ha illustrato in assemblea la ‘proposta strategica’ sottoscritta le scorse settimane da oltre 1000 lavoratori dell’ex Alfasud) hanno sostenuto unanimi la necessità dare una ‘prospettiva unificante’ alle forti lotte in corso negli stabilimenti Fiat in relazione alla ‘necessità di costruire l’immediato avvio del contratto aziendale integrativo del Gruppo Fiat (scaduto e non rinnovato da ben 2 anni) e del contratto nazionale dei metalmeccanici (in scadenza a fina mese) con proposte unificanti e forti a partire, tra le altre, dalla sospensione della cassa integrazione e della chiusura degli stabilimenti di Termini Imerese ed Arese, la redistribuzione della produzione tra tutte le fabbriche del gruppo e l’eliminazione dei massacranti turni a ciclo continuo, notturno e festivo a Melfi, Pratola Serra e Termoli (con cui l’azienda ha ‘raddoppiato la capacità produttiva in alcuni impianti per chiuderne altri’), aumenti salariali uguali per tutti, il superamento delle gabbie salariali al sud con la parità normativa in tutti gli stabilimenti del Gruppo.

Nelle assemblee approvavano la proposta di Giovanni Sappracone della RSU Slai Cobas di ‘sostenere proposte dell’assemblea indicendo un’ora di sciopero’ e, dalle ore 11.15 alle 12.15 partivano i cortei interni nei reparti paralizzando l’intero ciclo produttivo.

Stesso copione per le assemblee indette al 2° turno dalle ore 14.00 alle 15: ancora indetta un’ora di sciopero: ancora fermi gli impianti dalle 15.00 alle 16.00.

Slai Cobas Fiat Powertrain

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