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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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Il 20 ottobre ed il suo dopo ovvero come il 20 ottobre ha reso nudo il re.

(1 Novembre 2007)

La sinistra che ha proposto ed organizzato la manifestazione del 20 ottobre sta compiendo un altro crimine:
dopo aver avvallato tutte le scelte banditesche del governo Prodi, dopo aver lasciato il popolo palestinese e le sue avanguardie nelle mani dei delinquenti nazisti sta rendendo evanescente la forza che è sfilata a Roma.
La manifestazione di Roma ha mostrato una grande contrarietà alle scelte del governo Prodi, ma vi era bisogno di questa conferma? Certo che no, oltre al fatto che il popolo di sinistra, per sua natura, non può stare dalla parte dei potenti contro gli sfruttati, vi era già stato il 9 giugno a mostrare che quanti stanno al governo non ci rappresentano. Quel giorno con pochissimi mezzi ed ognuno davvero a proprie spese siamo arrivati a Roma per dire No al boia Bush ed al suo servo Prodi, quel giorno nessuno è andato dai rappresentanti governativi, ed eravamo altrettanti, ma anche gli stessi del 20 ottobre.

Da alcuni mesi molte forze della sinistra e sindacati di base, Centri Sociali, stanno creando una rete di relazioni, discussioni e lotte per creare una vera alternativa politica e di massa al disastro dei governativi; non passa giorno o evento senza che emerga questa necessità prioritaria ed assoluta, tanto più che non passa giorno senza vedere la cosiddetta sinistra radicale continuare ad accettare supinamente le vergogne del governo, tanto per citare le ultime novità: i dati ISTAT ci dicono dell’inflazione che è aumentata moltissimo, la commissione che doveva indagare sui fatti di Genova è andata a farsi sfottere uccidendo nuovamente il povero Carlo Giuliani, anche la questione dell’assassinio di Calipari ha mostrato la subalternità totale agli americani, insomma solo cervelli dementi possono credere che questo governo si possa spostare a sinistra….. e nessuno si dimette da quelle maledette poltrone.
Quindi che dire sulla manifestazione del 20 ottobre? A parte gli ingenui che ci hanno creduto, tra gli organizzatori, si è visto che per gli altri è stato solo un estremo tentativo di far perdurare la permanenza dei loro deretani sulle poltrone governative in attesa della pensione che tra breve scatterà.
Si è visto che quanti vivono o meglio sopravvivono con stipendi e pensioni da fame non sono attraenti come lo sono i luoghi di Palazzo Madama o Montecitorio.
Il dibattito che dal 20 ottobre si è sviluppato tra la sinistra radicale e contorni è penoso, persino persone pazienti come i dirigenti del Manifesto stanno finalmente chiedendo di andare a votare.
Leggo i resoconti delle loro riunioni fatti dal direttore di questo giornale o di Sansonetti (Liberazione) e viene da piangere.
Insomma nei fatti quella manifestazione sta assumendo la parola d’ordine che doveva essere presente dall’inizio: VIA IL GOVERNO PRODI!!!

Credo che questo ci dice il 20 ottobre, aggiunge che è necessario proseguire il lavoro per costruire una reale alternativa avendo come baricentro le condizioni di vita delle famiglie italiane, della guerra e la sudditanza agli orrendi americani, e la questione palestinese, ingiustizia tra le ingiustizie.
Dobbiamo avere chiaro che senza giustizia non può esservi pace, che nessuno si salva da solo, o tutti o nessuno.

francesco giordano

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