Stato e istituzioni :: Verità e giustizia per Genova

Genova è lontana, ma la partita non è chiusa

(2 Novembre 2007)

225 anni di galera chiesti per i manifestanti. Per Devastazione e saccheggio.
E una pacca sulle spalle alle gloriose forze dell'ordine. Finirà così, probabilmente, la storia del più grande agguato democratico che la storia repubblicana ricordi.

La conferma è giunta il 30 ottobre, allorquando la Commissione parlamentare ha bocciato l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sui "fatti del G8".

La Commissione d'inchiesta (supportata da migliaia di firme) era uno dei punti cardine del programma del Centrosinistra. Ma i mastelliani, i dipietristi e la feccia consimile hanno ben pensato di non votarla, di schierarsi con l'opposizione, di fare blocco d'ordine con le destre. Per non "processare la polizia". Il nostro, foggianissimo deputato Lello Di Gioia è giunto tardi ad esprimere il suo voto, a fare ciò per cui è stato eletto, conquistandosi la notorietà mediatica e un surplus del nostro disprezzo. Meraviglioso esempio di coerenza, degno figlio di questa palude ipocrita e benpensante.

Non abbiamo mai avuto fiducia in costoro, né ci aspettavamo sussulti di dignità da chi non ne possiede. Ma non abbiamo intenzione di lasciar cadere l'ennesimo sudario di Stato su quanto è accaduto in via Tolemaide, a piazza Alimonda, alla scuola Diaz e a Bolzaneto nel 2001.

Questi, signore e signori, sono i pagliacci che avete eletto pensando di fare uno sgarbo a Berlusconi. Ora, se nonostante tutto, a qualcuno fa ancora piacere bearsi della compagnia di questi beceri, lerci, infami democristiani fottuti, ne risponda alla propria difettata coscienza civile.

Per quanto riguarda noi, abbiamo un solo messaggio da recapitare alle sinistre di governo: siete arrivati tardi come il vostro degno compare. Ora toglietevi dai piedi.

Genova è sempre.

Laboratorio Politico Jacob
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