">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

Addio compagne

Addio compagne

(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Memoria e progetto)

Un Forchettone Rosso pronto a votare il Decreto Nero per la cacciata dei romeni.

(6 Novembre 2007)

In un’intervista a la Repubblica del 5 novembre 2007, p. 2, il Senatore Caprili si dichiara pronto a votare il decreto di espulsione dei romeni.
Cosa volete che sia, per un Forchettone Rosso, votare un Decreto nero?

Milziade Caprili, classe 1948, non è un cittadino qualsiasi.
Ininterrottamente eletto alla Camera dei deputati dal 1983, prima per il Pci e poi per Rifondazione comunista, con un quarto di secolo di carriera parlamentare alle spalle è, senza dubbio, un politico di professione. Ora è tra i Vice presidenti del Senato della Repubblica ed è membro della Direzione nazionale del partito. Personaggio autorevole, per carica istituzionale e incarichi nel partito più «radicale» della sinistra italiana.
In un’intervista a la Repubblica del 5 novembre 2007, p. 2, il Senatore Caprili ricorda la «mobilitazione» a Viareggio «per cacciare un centinaio di rom». Egli conosce bene il caso, non solo per lo scalpore nazionale che suscitò, ma perché Viareggio è la sua città natale e lì è stato Segretario di Federazione, Vice sindaco, assessore allo sport, assessore alla cultura e assessore al decentramento: uno, insomma che sa cos’è un bel Carnevale.

Egli è preoccupato:
«è quella lì la percezione crescente nei confronti degli immigrati da parte del popolo della sinistra».

Afferma deciso che
«La sinistra deve ritrovare una connessione sentimentale con il proprio popolo».

Ma come? Riavvicinando, ad esempio, questo «popolo di sinistra» dalle idee confuse alla fratellanza umana, alla solidarietà con gli emarginati? Magari lanciando una chiara e dura campagna nazionale contro il razzismo, le ronde, le aggressioni razziste, i Cpt, i provvedimenti di espulsione?

No. La «connessione sentimentale» da ritrovare ha tutt’altro fondamento. Quella degli immigrati,
«Ormai è una marea che monta. Se non fermiamo gli arrivi, travolge tutto».

Non è Umberto Bossi o Roberto Calderoli a dichiararlo. Neanche Gianfranco Fini o Francesco Storace.
E’ sempre lui, l’esperto amministratore Milziade Caprili. E precisa, a scanso di equivoci:
«Gli altri che non hanno reddito dovrebbero essere, nel rispetto di tutti i diritti della persona, rimandati in Romania».

Il pluriparlamentare non può che sostenere il «rispetto di tutti i diritti della persona», ci mancherebbe altro.
Intanto, le persone in carne ed ossa sono concretamente deportate. I «romeni» sono deportati: secondo un provvedimento la cui logica, nel linguaggio giuridico, è molto vicina a quella del «tipo normativo d’autore». Cioè ad una tipologia secondo la quale, un tempo, l’ebreo era, in quanto tale, un nemico del popolo e della razza.

In questo caso, il «peccato» imputato è quello di non avere un reddito: imputazione veramente bizzarra se lanciata da quello che dovrebbe essere un illustre dirigente «comunista», paladino di coloro che non hanno contro coloro che hanno, uno che vuole il «risarcimento sociale».

Milziade Caprili, veramente, non è un cittadino qualsiasi.
E’ un Forchettone Rosso. Uno che riesce a votare la fiducia a Romano Prodi ed a Giuliano Amato, i grandi privatizzatori, a Massimo D’Alema, il bombardiere. Che vota missioni militari e finanziarie. Uno che vuole continuare a fare il Senatore, magari il Sottosegretario, possibilmente il Ministro, per ripiego il Sindaco. Uno per cui tenersi la poltrona «a sinistra» e mantenere in vita il governo è molto più importante del contenuto dei provvedimenti che si votano.
Cosa volete che sia, per un Forchettone Rosso, votare un Decreto nero?

I Forchettoni rossi. La sottocasta della «sinistra radicale», Massari editore, Bolsena 2007, a cura di Massari Roberto, con testi di Massimo Bontempelli, Michele Nobile, Marino Badiale, Antonella Marazzi, Andrea Furlan .

Michele Nobile

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Dove va Rifondazione Comunista?»

Commenti (3)

il bel paese è pieno di forchettoni rossi

ma non vedi intorno? sono spuntati dappertutto, i forchettoni rossi. sono passati i bei tempi in cui la consegna era "tutto per il partito". tra, comuni, regioni, province, aziende speciali, associazioni collaterali, onlus, parlamento, ecc. ecc. ce ne sono innumerevoli.

(8 Novembre 2007)

moreno bucci

moreno_bucci@yahoo.com

Non demonizzate Milziade

Compagni (perché anche io lo sono!)
cerchiamo di non demonizzare Milziade, lo chiamo per nome perché è un mio concittadino, lo conosco bene e so che le sue dichiarazioni non sono frutto di vaneggiamenti ma da gravi situazioni che nella mia/sua città stanno degenerando.
Chi conosce la mia terra non può non vedere le pinete - una volta vanto della nostra località - dove da bambini giocavamo, dove si scorrazzava senza pericoli, esser diventati luoghi di scippi e di violenze (anche dell'ambiente!) e di accampamenti dove spesso lo spaccio di droga è diventata cosa di tutti i giorni.

Vi invito a fare un giro, vi invito a venire ad abitare nei pressi di questi accampamenti: quando vi troverete in camera dei vostri figli di due anni degli estranei che svuotano i cassetti anche il più democratico di voi si ricrederà.

(8 Novembre 2007)

Andrea Vassalle

andrea.vassalle@libero.it

Milziade ha sbagliato e alla grande!

Non mi pare che esista nessuna giustificazione alle dichiarazioni di Caprili. Non esistono giustificazioni perchè nel ruolo istituzionale, politico, partitico che ricopre le parole e gli atteggimenti devono essere diversi altrimenti Caprili può chiedere, se quello è il suo pensiero, l'iscrizione al Pd.

E non mi piacciono nemmeno le giustificazioni di Andrea. Puzzano di fascismo e razzismo perchè bisognerebbe iniziare a capire che la repressione contro i rom prelude a una repressione e a una normalizzazione ormai in atto e alla quale, chi si dice di sinistra e laico, dovrebbe rispondere con forza. Cavalcare l'onda razzista come ha fatto Milziade è solo incapacità di dare risposte e di fare politica. Mi auguro che il prossimo sindaco di Viareggio NON sia Milziade Caprili.

(10 Novembre 2007)

Kormorano

kandar@katamail.com

5283