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Truffa Kirby: nella provincia di Lucca qualcosa si muove, a favore dei lavoratori!

(10 Novembre 2007)

TRUFFA KIRBY: CI SIAMO... ASPETTAVO DA TEMPO DI DARE A TUTTI VOI UNA BUONA NOTIZIA. ALMENO DA QUESTE PARTI...QUALCOSA SI MUOVE.

A seguito di un esposto - denuncia inoltrato da Filcams Cgil, Letizia Tassinari, e Nidil Cgil, Gabriele Ciucci, della Provincia di Lucca, in base a segnalazioni di lavoratori Kirby delle aziende della nostra zona, e dopo la conferenza stampa che io e il mio collega abbiamo fatto ieri 9 novenbre 2007 , i giornali locali, oggi 10 novembre 2007, hanno pubblicato un articolo sul Kirby!

Vi riporto integralmente l’articolo di Luca Cinotti de Il Tirreno, redazione di Viareggio e redazione di Lucca, augurandomi che vi sia utile, ovunque voi siate in Italia. C’è chi puo’ tutelare i vostri diritti di lavoratori. Basta denunciare, così come hanno fatto i lavoratori Kirby della provincia di Lucca, e qualcosa può cambiare, in positivo.

"OCCHIO ALL’ASPIRAPOLVERE DEL MIRACOLI" Esposto della Cgil contro un’Azienda che vende a domicilio il Kirby. "C’è un lavoro per te". Una telefonata da sogno per i tanti "bamboccioni" in cerca di occupazione. Ma un incubo per chi si è trovato nel circuito di vendite porta a porta del Kirby, un "folletto del 2000" che non convince per nulla la Cgil, che ha presentato un esposto alla Direzione del Lavoro. Il Meccanismo. Sono tanti i ragazzi Viareggini che si sono sentiti chiamare a casa o sul cellulare , con la proprosta di un lavoro. A risposta positiva, seguiva il primo appuntamento presso la Italbenetti con sede a Capezzano, alle Bocchette. Per chi superava il colloquio preliminare, e il test con domande definite dai candidati "assurde", arrivava il secondo decisivo appuntamento. Passato quello, si poteva diventare operatori di call center o , magari, venditori. Per questi ultimi c’era un corso di tre giorni alla ItalBc di Guamo, in Lucchesia, dove si prendeva confidenza con il Kirby, l’aspirapolvere multifunzionale da vendere grazie a dimostrazioni domicilari. Le contestazioni E’ a questo punto che il meccanismo cade sotto la "scure " delle contestazioni da parte della Filcams e della Nidil Cgil. In particolare i punti dolenti riguardano gli agenti-venditori. A questi viene consegnata una lettera di incarico con la garanzia del pagamento di un fisso di 920 euro, a patto, però, che il venditore riesca a effettuare 60 dimostrazioni in un mese. "Io sono arrivata a farne 59 - spiega una ragazza - poi mi hanno detto che non avevano più bisogno di me.Tutto, ovviamente, a mie spese, compresi gli spostamenti a Pisa, Lucca e anche a Castelnuovo Garfagnana" Alla ragazza, che tramite la Cgil presenterà anche un ricorso di fronte al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Lucca, come tutti i suoi colleghi, è stato chiesto anche di aprire partita IVA nel giro dei primi tre mesi. La ragazza è riuscita a vendere un Kirby , a una sua amica, ma questo , dato che non ha raggiunto le 60 dimostrazioni, non le ha portato 1 euro in tasca: "Insomma - sintetizza - io ci ho solo rimesso". E non è che il Kirby sia propriamente economico: il prezzo di listino è di 3.990 euro, anche se viene fatto uno sconto se acquistato durante la dimostrazione. Resta il fatto, denunciato da molti venditori "pentiti" che su internet questo prodotto è acquistabile per circa 500 dollari. Ma c’è un ultimo fatto che la Cgil ha portato all’attenzione della Direzione Provinciale del Lavoro. Ce lo racconta sempre la stessa ragazza: " Ci chiedevano che portassimo 25 nomi al giorno da far contattare al callcenter. E, in particolare, erano interessati ai numeri di cellualre di queste persone" Le operatrici poi si sarebbero incaricate di chamare questi numeri per fissare appuntamenti di vendita o per proporre di entrare a far parte del "mondo Kirby". La contropartita, nel caso non si presentassero questi 25 "contatti" era il recesso unilaterale della Italbenetti dal contratto di lavoro" Da Lucca all’Italia.Fatto curioso: sul sito ufficiale della Kirby la ditta di Capezzano, ossia la Italbenetti, non compare. Per la provincia di Lucca è segnalato solo il nome della ItalBC di Guamo ( che tra l’altro, per quanto risulta dalla Camera di Commercio, ha recentemente cambiato denominazione): proprio quella, insomma, dove venivano mandati gli aspiranti venditori della Italbenetti a fare il corso di tre giorni.Ma il caso Kirby non si ferma di certo a Viareggio, alla Versilia, o alla provincia di Lucca. Basta infatti fare una ricerca su Google per ottenere 291.000 risultati. E tanti di questi sono legati a blog o a siti dove si accumulano denunce un pò da tutta Italia, da Torino fino a Palermo. Con meccanismi sostanzialmente simili a quello messo sotto accusa dalla Cgil della Provincia di Lucca. Un vero tam tam telematico al punto che lo stesso Gruppo Kirby sul suo sito si difende dalle accuse rivendicando la propria serietà e le opportunità concesse a chi vuole "mettersi in proprio" Una parola, non definitiva ma importante arriverà, oltre che dalla Direzione del Lavoro, dal Giudice della sezione apposita del Tribunale di Lucca che dovrà esaminare ( tempi della Giustizia permettendo) i diversi ricorsi da parte di agenti e di operatrici del call center che i legali della Cgil stanno approntando proprio in questi giorni

MUOVETEVI ANCHE VOI! DENUNCIATE LA TRUFFA, SE NE SIETE STATI VITTIME, AGLI ORGANI COMPETENTI: UFFICIO VERTENZE DEI SINDACATI E DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO. VERRETE TUTELATI

Letizia Tassinari

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