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(15 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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    (Imperialismo e guerra)

    FARC-EP: la morte eroica di Martín Caballero

    (12 Novembre 2007)

    Lo Stato Maggiore del Blocco Caribe delle FARC informa il popolo della costa settentrionale della Colombia, il paese a livello nazionale ed i popoli della Nostra America e del mondo che Caballero, il comandante insorgente amato dai poveri, ed un pugno dei suoi eroici guerriglieri sono caduti in combattimento nei pressi del Carmen de Bolívar, con la stessa fermezza da rivoluzionari integri che li ha sempre caratterizzati.

    20 spartani delle FARC sono caduti nei Montes de María scontrandosi con un branco da caccia di 6 000 effettivi delle Forze Armate del regime narco-paramilitare di Uribe, supportati dalla tecnologia militare somministrata dal governo degli Stati Uniti, dall’artiglieria pesante e dall’aviazione, in una proporzione di 1 a 300.

    Onore e gloria ai valorosi immolatisi per la causa del popolo, a quelli che per anni hanno difeso i contadini del centro di Bolívar, di Sucre e dei Montes de María da quelle orde del paramilitarismo di Stato capeggiate da Mancuso, Jorge 40, Diego Vecino, Chepe Barrera, La Gata ed altri alias, immanicati con i “para-politici” Guerra Tulena e De la Spriella, il Gordo García, i Salvador Arana, i Miguel Nule, Jairo Merlano, Eric Morris, Muriel Benito-Revollo, Salomón Feris, Dáger Chadid, Visbal Martelo, ecc., propiziatori dello sfollamento forzato della popolazione contadina che hanno imposto il trionfo elettorale del presidente Uribe con la morte ed il terrore.

    Onore ai guerriglieri che hanno affrontato quei massacratori del popolo come Rodrigo Cadena, che nella sola fattoria del Palmar ha squartato e sotterrato, sotto la protezione dei battaglioni della fanteria della marina, oltre 1000 contadini, o il narco-paramilitare Miky Ramírez, che gettava ancora vive le sue vittime in pasto ai caimani della sua tenuta “El Hacha”.
    Si capisce come il ratto di Chambacú, il cancelliere Fernando Araújo Perdomo, possa sentirsi felice in questo momento per la morte di Caballero e dei suoi guerrieri bolivariani, perché egli è uno scarafaggio della stessa fogna. Ma finché il popolo ci amerà niente potrà fermarci. Il fatto che i nostri siano caduti sognando la Nuova Colombia, la Patria Grande ed il Socialismo ci riempie di orgoglio. Al popolo del Caribe ed ai familiari dei martiri giungano le nostre più sentite condoglianze. Onore in tutti gli accampamenti ai guerriglieri caduti.

    Il ministro Santos può risparmiarsi le sue minacce contro le FARC. E’ ovvio che le parti contendenti, in un conflitto sociale ed armato, vadano sempre alla ricerca l’una dell’altra.

    Con la certezza del Libertador, che ci dice che “i popoli che hanno battagliato per la libertà alla fine hanno sconfitto i loro tiranni”, chiamiamo la nostra gente del Caribe ed il popolo della Colombia a perseverare nella lotta. In realtà Caballero non è morto, e molto presto lo vedremo nuovamente avanzare, nei partigiani guerriglieri delle FARC, dai Montes de María verso Barranquilla, Cartagena e Sincelejo per andare a formare, insieme alle organizzazioni politiche e sociali del cambiamento, il nuovo Governo Bolivariano che dovrà garantire al popolo la maggior quantità di felicità possibile.

    Montagne della Colombia, 28 ottobre 2007

    Stato Maggiore del Blocco Caribe delle FARC-EP

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