Capitale e lavoro :: Difendiamo pensioni e TFR

Ma quale vincolo sociale ?!?

(28 Novembre 2007)

Sinistra “radicale” nelle peste: ancora una volta ingoiano il rospo (o così fanno credere:in fondo sono stati Diliberto e Giordano a suggerire a Prodi di mettere la fiducia al decreto sul welfare, anticipando che si sarebbero omologati ai diktat dell’esecutivo - PRIMA che questo lo annunciasse - e spianandogli così la strada).

"Votiamo la fiducia per un vincolo sociale non perche' c'e' una relazione politica” – Ma sanno quello che dicono?

Vincolo “sociale” con chi, con la Confindustria, con i furbetti del transatlantico e i vicini di poltrona? E’ un lapsus niente affatto campato in aria: si sono arruolati nello schieramento del privilegio sociale, gomito a gomito con Montezemolo & soci, e questo è il vero vincolo che riconoscono.

Certo non quello millantato con lavoratori e precari, che ormai se ne fanno un baffo della difesa degli scranni di rifondaioli e comunisti tricolorati e di un esecutivo che esprime la continuazione della politica liberista e del massacro sociale di Berlusconi.

Neppure con le migliaia di loro sostenitori, ingannati e portati in piazza il 20 ottobre PER UN PUGNO DI MOSCHE! Giordano, Diliberto, Pecoraro Scanio ecc.ancora una volta hanno imbrogliato i lavoratori per “senso di responsabilità” versi gli interessi dei padroni, dei burocrati di Cgil Cisl Uil, degli alleati di governo dei partiti borghesi.

Il vincolo sociale che i lavoratori vogliono che sia riconosciuto è quello dei loro interessi di classe, antitetici ed opposti a quelli dei padroni. Centinaia di migliaia di lavoratori hanno partecipato alle manifestazioni organizzate il 9 novembre dal sindacalismo di base, senza delegare a nessuno la difesa dei propri diritti. Men che meno ai ciarlatani delle “cosa rossa”, già defunta prima di essere concepita.

Umberto Cotogni, RdB/CUB La Spezia