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Boicotta

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(6 Giugno 2010) Enzo Apicella
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(Imperialismo e guerra)

Pace per raggiunti limiti di sofferenza

l'abbraccio del torturatore

(6 Dicembre 2007)


Mi sbilancio in una previsione a lungo termine sulla Palestina. E’ in atto la Nicaraguizzazione dei palestinesi, i segnali sonochiari e i parallelismi fra i due popoli sono evidenti. E’ un processo che funziona così: Un popolo viene oppresso e massacrato da una potenza esterna soverchiante per decenni (USA/Somoza in Nicaragua - Israele in Palestina) fino all’insorgere spontaneo di resistenze armate al suo interno (Sandinisti - Olp/Hamas). L’oppressione del regime si fa quindi ancor più severa, con la classica scusa di combattere i ‘terroristi’ destabilizzatori. Scoppia la guerra civile (di fatto), e le sofferenze della popolazione aumentano ancora. La potenza esterna soverchiante inizia a finanziare una contro-resistenza interna (Contras in Nicaragua appoggiati dagli USA - Hamas prima e i mukhtar corrotti di Fatah poi appoggiati da Israele). Gli orrori patiti dai civili aumentano ancora e arrivano a livelli inimmaginabili, cosa che, nota bene, è precisamente voluta per i fini evidenti fra poco. Può capitare che i resistenti riescano anche ad affermarsi (Ortega in Nicaragua - Haniyeh a Gaza), ma questo non altera il quadro dell’oppressione generale e delle sofferenze inflitte ai civili, cui si aggiungono le sanzioni economiche (quelle USA contro il Nicaragua - quelle USA/UE contro Hamas). Al punto di massima esasperazione, la comunità internazionale (gli USA di Bush senior e il Costa Rica in Nicaragua - gli Usa di Bush jr e il Quartetto in Palestina) interviene e finge di volere la pace e il ritorno della giustizia. Ai civili stremati oltre ogni possibile immaginazione, viene svantolata sotto il naso la prospettiva della fine dell’orrore e di un nuovo benessere economico, sotto forma della scelta di un leader moderato che ha alle spalle il peso della potenza esterna di cui sopra (Violeta Chamorro in Nicaragua - Abbas in Palestina).

Qui inizia la mia previsione: come accadde in Nicaragua, dove la gente traumatizzata dalla violenza e terrorizzata al solo pensiero di riviverla votò per la Chammorro nelle elezioni del 1990, così accadrà in Palestina, dove Abbas arriverà a una pace fantoccio e Hamas subirà una cocente perdita di consensi (sia di pubblica opinione che, se ci saranno le elezioni, elettorale). Ed ecco che il trucco è riuscito. In sintesi: li torturi talmente tanto che alla fine abbracciano il torturatore purché cessi di scarnificarli.


Questa verrà chiamata democrazia (eleggere non per consenso ma per raggiunti limiti di sofferenza) e giustizia (nessun riconoscimento dei crimini che causarono tale sofferenza).

Un capolavoro studiato a tavolino e sperimentato appunto in Nicaragua prima di essere esportato in Palestina.

6 Dicembre, 2007

Paolo Barnard

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