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Addio compagne

Addio compagne

(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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Rifondazone: Siamo al Capolinea!

(24 Dicembre 2007)

Per un gruppo di compagni , che per oltre 10 anni hanno militato nel circolo di Colleferro, finisce l’esperienza in Rifondazione Comunista. Vogliamo dare rilevanza alla questione perché a dimettersi non è qualche solitario compagno ma la maggioranza del direttivo del Circolo che già dall’ultimo congresso aveva aderito alla mozione dell’area di “Sinistra Critica”. Condividiamo questa scelta con altri circoli locali come Velletri, Genazzano, Genzano, Rocca di Papa, per citarne alcuni.
I motivi di questa decisione sono legati al dissenso con la linea politica che un ristretto gruppo di dirigenti di partito ha portato avanti in questi anni privandoci della possibilità di confrontarci su scelte fondamentali attraverso un congresso, che viene rinviato “alla bisogna” dal momento che le decisioni come quelle che riguardano il welfare, la guerra, la nuova deforme creatura “cosa rossa”, qualcuno le prende lo stesso senza consultare la base.
Constatiamo, con amarezza, che il progetto della Rifondazione Comunista non c’è più. E' la fine di un ciclo iniziato nel '91, che in tanti e tante abbiamo condiviso, con alti e bassi, anni in cui ci siamo entusiasmati, credendo che un altro mondo fosse possibile, e in cui ci siamo anche confrontati duramente sulla questione del partito di lotta e di governo.

Su questo binomio, lotta e governo, Rifondazione si è perduta perché ha deciso, a un certo punto, di valorizzare della propria storia complessa e contraddittoria l’anima riformista e compatibilista che mettendo da parte le lotte ha cercato di praticare la strada della mediazione ingoiando un boccone amaro dopo un altro. Tanto per essere concreti se consideriamo l’ambito locale è innegabile che, nonostante la presenza di Rifondazione al governo di Regione e Provincia, alcuni problemi come ad es. quello della gestione dei rifiuti si sono ingigantiti approdando al paradosso ed alla ferma volontà di mantenere le cose in stallo quando si è sostenuta la nomina di Renzo Carella a sub commissario per l’emergenza della raccolta differenziata o di Di Carlo alla vice presidenza della commissione ambiente della Pisana; scelte che fino a pochi anni fa per Rifondazione sarebbe stato impossibile condividere dal momento che il primo è uno dei fondatori del carrozzone Gaia e foriero di interessi personali e privati che non gli consentono di agire nell’interesse della comunità e il secondo agisce a tutela degli interessi dell’avv. Cerroni (leggi discarica di Malagrotta). In ambito nazionale abbiamo visto un governo che ha aumentato le spese militari in modo esponenziale (+24% in 2 anni), ha irriso alle richieste dei movimenti che aveva circuito con false promesse in campagna elettorale, ha donato miliardi su miliardi alle imprese. Un governo che ha elargito mance e carità ai soggetti deboli: come il bonus agli incapienti, gli aumenti irrisori alle pensioni più basse. Un governo che ha umiliato più di altri le libertà sessuali e la laicità dello stato. Un governo che si è sorretto, fin dall’inizio, su una base concertativa tra sindacati e imprese senza la quale non avrebbe resistito un giorno. E soprattutto un governo che è riuscito a integrare definitivamente la legge 30 e a peggiorare con il decreto sicurezza, la stessa legge Bossi-Fini!

Un governo di classe si, ma della classe avversa alla nostra base elettorale.

Per questo siamo all’opposizione: ci siamo andati sulla guerra attraverso il voto contrario del senatore Turigliatto e poi sul Dpef, e continueremo a fare opposizione sui passaggi delle leggi che riteniamo inaccettabili.
Oggi l’opposizione di Sinistra Critica è ben visibile con il voto contrario dato alla fiducia su Welfare alla Camera e sul Decreto sicurezza al Senato.
Noi la verifica l’abbiamo già fatta, all’opposizione ci siamo già!

Ora di riflesso alla nascita del PD e attraverso la decisione di pochi, si va tutti nella Sinistra Arcobaleno, dove, ironia della sorte, si riabbracceranno quei compagni che nel ’91 avevano voluto la scissione, senza nemmeno essere andati ad un confronto serio sui motivi che l’avevano provocata.
No grazie! Noi scendiamo qui. Non è nostra intenzione trasformarci né autoproclamarci in un partitino.
Costruiamo da oggi, insieme a chi vorrà sostenerci, Sinistra Critica come un Movimento per la Sinistra Anticapitalista innescando una dinamica capace di far esprimere quel senso di rivalsa della gente comune che in assenza di strumenti adeguati potrebbe prendere strade impervie e, in alcuni casi, pericolose.

Non siamo nostalgici né ci ubriachiamo con le bandiere rosse.

Però, a vederli buttati nel secchio, quei simboli, a noi viene voglia di tenerli. E infatti li terremo, perché rappresentano quel legame alla storia migliore del movimento operaio che non intendiamo buttare via.


Colleferro 22 Dicembre 2007

I Compagni del Direttivo: Carta Gaetana, Maugeri Massimo, Proietti Pino, Matese Giuseppe, De Amicis Enzo.

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