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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
Il logo della campagna di tesseramento del prc 2010 è una scarpa col tacco a spillo

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    Pisa: Regali di fine anno

    Il nuovo sindaco del Partito democratico avrà l'appoggio di RC

    (30 Dicembre 2007)

    Nei giorni scorsi abbiamo letto con crescente disagio, ma senza particolare stupore, del sostegno accordato da Rifondazione al Bilancio di previsione presentato dalla Giunta Fontanelli: il voto favorevole del PRC si aggiunge così a quelli del resto della sinistra governista (Verdi, Sinistra Democratica, PdCI): con questo atto Rifondazione Comunista abdica anche formalmente al suo ruolo di opposizione di sinistra presente nel Consiglio Comunale di Pisa, ed entra a pieno titolo nella coalizione che sosterrà il candidato Sindaco del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative previste per la prossima primavera.
    La politica della Giunta Fontanelli in questi anni non è cambiata di un centimetro, quasi sicuramente verrà riconfermata una linea che in questi anni ha determinato sfracelli nel territorio pisano, e in queste condizioni il PRC va ad aggiungere il suo appoggio smentendo definitivamente il suo ruolo di opposizione. Per fare cosa? Per andare a gestire la costruzione del rigassificatore, e di un secondo inceneritore a Ospedaletto; per partecipare alla cementificazione di Marina di Pisa con la costruzione del porticciolo riservato; per favorire ulteriormente un piano edilizio ad uso e consumo dei grandi palazzinari che vedono di buon occhio le grandi opere in corso; per proseguire nella riduzione degli investimenti sociali, nell’aumento delle tariffe (ad esempio, i costi dei servizi a domanda individuale come gli asili nido sono cresciuti negli anni di un buon 20%e mentre si privilegiano gli asili privati dove un educatore viene pagato il 30/40% in meno di un comunale) e nella politica delle esternalizzazioni di personale e servizi.

    Gli affitti e i costi delle case a Pisa sono cresciuti, mentre per la politica della casa non è stata prevista alcuna requisizione da parte dell'Assessore alla casa Montano (PdCI) e continua così la speculazione sugli affitti degli studenti fuori sede, con il centro storico ridotto a vetrina in virtù dell’espulsione dei ceti popolari dal centro storico a favore di affitti ben più onerosi. Nel frattempo, molti immobili comunali sono stati venduti a basso prezzo solo per pagare i debiti contratti dalle giunte degli anni Ottanta e Novanta.

    Sconcerta l'assoluta incoerenza tra questo voto e le critiche espresse negli anni alla politica edilizia della Giunta Fontanelli, che nel campo della edilizia pubblica -dati alla mano- sta facendo un uso di stampo elettoralistico dei soldi pubblici per gli interventi a vantaggio della comunità, visto che i costi delle manutenzioni ordinarie sono stabili dal 2005 e che i lavori pubblici quasi raddoppiano in prossimità della scadenza di mandato e crescono gli investimenti in prossimità delle elezioni.

    Sconcerta, dopo il sostegno dei Comunisti Italiani, anche Rifondazione Comunista accordi il proprio sostegno a Fontanelli, la cui Giunta in sette anni ha ridotto il personale comunale di quasi 200 unità e che si è contraddistinta in negativo nella lotta al precariato, non avendo rinnovato il contratto a molti precari dopo anni di attesa di una stabilizzazione che non arriverà mai.
    Come si può allora essere contro le esternalizzazioni e nello stesso tempo avvalorare politiche che la alimentano?

    Infine che fine ha fatto la battaglia contro le eccessive spese della politica?
    Le spese di rappresentanza crescono e per le prossime elezioni comunali è previsto un aumento di circa 50 mila euro in più. Anche la polemica con Cavallaro è ormai dimenticata, rimossa come un problema archiviato, o meglio insabbiato.

    Il PRC, che negli ultimi mesi non ha mai avanzato alcuna critica al PD locale, oggi entra stabilmente nell’alleanza organica del centrosinistra anche a Pisa, dismettendo definitivamente ogni apparenza di rappresentanza dell’opposizione sociale e politica di sinistra.

    Per queste ragioni, PRC e PdCi non assolvono più il compito di rappresentare gli interessi delle classi subalterne né l’alternativa politica e sociale dei comunisti.

    Occorrerà pensarci in vista delle prossime elezioni amministrative e politiche

    COORDINAMENTO PER L’UNITA’ DEI COMUNISTI - PISA

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