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Regione Lombardia: nuova cura dimagrante

(21 Dicembre 2007)

Con l'approvazione del Collegato 2008 alla Finanziaria regionale, parte una nuova ondata di esternalizzazioni di funzioni e dipendenti della giunta regionale lombarda.
La maggioranza che sostiene Formigoni si è spaccata, ma ciò non è bastato: per due soli voti è stato bocciato lo stralcio dell' articolo che prevede il trasferimento all'Ersaf, un ente strumentale autonomo dalla giunta, di parte del Servizio fitosanitario regionale (SFR, che tutela i vegetali dalle malattie) e dei relativi dipendenti.
Due ci sembrano le considerazioni più importanti.
La giunta, rappresentata in aula dall'assessore al bilancio Romano Colozzi, ha affermato che il provvedimento fa parte di un progetto più ampio di esternalizzazioni, giustificandolo con la necessità di applicare la riforma costituzionale approvata nel 2001 dal centrosinistra e il memorandum di intesa sul pubblico impiego firmato a gennaio dai sindacati confederali e dal governo Prodi.
L'assessore ha detto che tale progetto produrrà nel prossimo futuro «massicci movimenti di personale regionale», evidentemente su una via a senso unico, in uscita.
La regione, che ha già perso 2000 dipendenti negli ultimi 7 anni, intende dimezzare ulteriormente l'organico, attualmente pari a circa 2900 lavoratori.
Quelli che non saranno mandati in delega alle province (come già accaduto con i lavoratori della formazione professionale e degli ex ispettorati agrari, con effetti disastrosi quanto a condizioni di lavoro e efficienza dei servizi), saranno «girati», come i fitosanitari, al "sistema allargato regionale", una nebulosa composta da più di 50 soggetti controllati o partecipati dalla regione, con diversi gradi di commistione con il privato "amico".
Con due obiettivi principali : sottrarre porzioni sempre più ampie di attività della giunta al controllo democratico (una cosa è decidere in consiglio regionale davanti ai giornalisti, ben diverso è farlo nel chiuso di un consiglio d'amministrazione); vantarsi di avere una regione snella, che offre servizi all'avanguardia, con un quarto del personale della Sicilia.
Per raggiungere l'obiettivo di esternalizzare il SFR, la giunta Formigoni non è andata per il sottile : ha calpestato direttive europee e leggi statali, che prevedono la competenza regionale per questo servizio; ha ignorato il conflitto d'interessi presente in Ersaf, che gestisce vivai e li controllerà; ha sovvertito le regole di funzionamento del consiglio regionale stesso, ignorando lo stralcio del provvedimento già deciso all'unanimità da una commissione.
La lotta finora condotta dalle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio fitosanitario (SFR) non è stata vana : l'amministrazione è stata costretta a inserire un emendamento, con cui si assicura loro il mantenimento delle attuali condizioni economiche anche nel nuovo ente, almeno in un primo tempo.
La mobilitazione continua e intendiamo estenderla a tutto il personale della giunta.
Rimane confermato lo sciopero del SFR al termine della tregua festiva.

SLAI Cobas Regione Lombardia
SdL Intercategoriale Regione Lombardia

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