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Taranto

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(29 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Legge obiettivo per la Nogara-mare. Atto arrogante del governo verso il territorio.

(30 Dicembre 2007)

L’inserimento in Legge obiettivo dell'autostrada Nogara mare, previsto dalla Finanziaria 2008 e dall'atto aggiuntivo all'accordo quadro Governo – Regione Veneto, è indubbiamente una vittoria del min. Di Pietro e del fronte autostradista veneto, con una preoccupante trasversalità fra centro destra ed un certo centro sinistra; ma è anche una sconfitta per l’ambiente e per chi ci vive.

L'apposizione della fiducia, così come l'uso dello strumento della Legge obiettivo, è una scelta arrogante nei confronti di questo territorio e dei suoi abitanti, contro la quale ci siamo opposti in tutti i modi. Per questo è stato ancora più sorprendente, in questo frangente, il silenzio di tutti i Comuni interessati. Ora, essi si vedranno imporre quest’opera senza poter avere voce in capitolo e senza la garanzia che siano adottate tutte quelle attenzioni necessarie a ridurne l'impatto.

Pensiamo p.es. a Villabartolomea, che ha una zona industriale che per raggiungere il casello riverserà mezzi pesanti sulla viabilità cittadina. Oppure a tutti quelli che ora usano la SS 434 di frequente e per brevi spostamenti (come gli artigiani), che poi, o per risparmiare sul pedaggio o per la ridotta disponibilità di accessi, si riverseranno sulla viabilità ordinaria. Tutto ciò causerà un aumento dell'inquinamento e della pericolosità delle strade dei nostri paesi. A causa del pedaggiamento ci sarà anche un aggravio dei costi per gli attuali utenti della 434, che è prevedibile verrà esteso in futuro, come già è stato richiesto, anche al tratto fino a Verona.

Il nostro impegno continuerà per cercare di attenuare questi problemi, ma è evidente che i cittadini devono far sentire la loro voce. Se prevale il silenzio, prevarrà la logica del profitto, in altre parole l'esternalizzazione dei costi.

Inoltre, di fronte all'allarme planetario per l'inquinamento, alla fine prevista del petrolio, ad un territorio - quello Veneto - tagliato a fettine da un'urbanizzazione e da un'infrastrutturazione disordinata, ed alla pressoché scomparsa dalla pianura di vaste aree ancora integre, come le Valli Grandi veronesi - che oggi con questa decisione diverranno preda di altri futuri attacchi -, non possiamo non rilevare la cecità del partito che ama definirsi, presuntuosamente, "del fare…" cui aggiungiamo noi "…a tutti i costi". Tutto ciò si traduce in uno sviluppo che toglie risorse alle future generazioni.

Ci sentiamo, invece, in sintonia con tutti quelli che lavorano per una conversione al “fare sostenibile”, che significa agire con visione ampia, non regresso, ma un passo avanti nell’evoluzione umana._

Legnago, 23/12/07

Comitato contro l’Autostrada Nogara-Adria

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