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(30 Settembre 2010) Enzo Apicella
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    In merito all’ipotesi di raddoppio dell’inceneritore di Schio

    (10 Gennaio 2008)

    Le dichiarazioni rilasciate oggi al giornale di Vicenza da Giuseppe Berlato Sella in merito alla questione del raddoppio dell’inceneritore sono una vera e propria vergogna ! Fino a qualche settimana fa, a parole, Sindaco, Assessore all’ambiente e l’intera giunta comunale di Schio erano pronte a ribadire il proprio no al raddoppio.

    Ora, dopo le dichiarazioni di Berlato Sella, c’è da scommettere che l’amministrazione, facendo finta di essere contraria, darà il sostanziale via libera ad un altro sciagurato danno ambientale per la nostra città. Proprio così : prima il danno poi la beffa. Prima ci tolgono l’ospedale ed ora ci raddoppiano l’inceneritore. Meglio di così l’Amministrazione Comunale di Schio non poteva proprio fare.

    La verità è che sia dietro l’ospedale Unico, sia dietro il raddoppio dell’inceneritore, vi sono interessi economici di proporzioni paurose. Reputiamo gravissimo che gli attuali amministratori della città dichiarino che Ca’ Capretta non sia di fatto un problema di natura ambientale. Dal modo in cui è stato presentato lo studio di impatto ambientale poche settimane fa all’auditorium Fusinato sembrava quasi che questo impianto riproducesse un clima da oasi naturale . Chi vive nei dintorni dell’impianto sa bene che non è così. Nei loro orti frutta e verdura nascono con dei colori e con delle forme a dir poco curiose.

    I cittadini e le cittadine di Schio devono sapere che chi dice che l’inceneritore di Schio non inquina o in inquina poco dice una grandissima falsità. Gli stessi “gota” dell’Istituto Politecnico di Milano non hanno saputo fornire al comitato di vigilanza nessun dato sulla presenza di diossine e furani sul terreno circostante.

    Il parallelo fatto dai vari Sella e Bosetti con Napoli non regge. Nel mentre a Napoli e d’intorni si rifiutano di trovare una soluzione allo smaltimento dei propri rifiuti, Schio si candida a bruciare tutti quelli della provincia e non solo, siamo proprio al ridicolo !!


    Nei prossimi giorni incontreremo il comitato di vigilanza e controllo sull’inceneritore e metteremo a disposizione tutte le nostre strutture per intraprendere un’azione più larga possibile finalizzata a :

    1 informare i cittadini sui reali pericoli alla salute che potrebbe essere causati da un eventuale raddoppio di Ca’ Capretta

    2 informare i cittadini sulle alternative agli inceneritori ( che esistono e che hanno prodotto numerosi risultati in paesi come la Germania ove gli inceneritori sono quasi tutti spenti per mancanza di materia prima )

    3 studiare un sistema per fare in modo che siano i cittadini e non coloro che amministrano gli interessi economici di questo impianto a decidere sull’eventuale futuro raddoppio. Un referendum ? vedremo.

    Chi vorrà fare soldi sulle spalle della salute dei cittadini di Schio questa volta si dovrà rivedere !
    Vogliono un presidio permanente anche a Schio ? Non resteremo più con le mani in mano !
    Questa città, sul piano ambientale, ha già subito troppo !!


    Schio, 08 gennaio 2008

    Gianmarco Anzolin
    Segretario PRC SCHIO

    Fonte

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