">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(15 Gennaio 2008)
Circa nove milioni di lavoratori del nostro Paese, i metalmeccanici, attendono il rinnovo del loro contratto di lavoro, scaduto da quasi sette mesi.
Mentre tanto si parla di aumento di salari e dell’opportunità di un aumento generalizzato, Federmeccanica insiste sulla sua offerta, e si mantiene ancora lontana dalle richieste dei sindacati. Abbiamo avuto già modo di parlare dei salari dei lavoratori dipendenti italiani, e abbiamo fatto notare come questi risultino essere tra i più bassi d’Europa.
Prendere come pretesto il rallentamento dell’economia italiana e internazionale, da parte del Presidente di Confindustria Montezemolo, per non concedere quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali di categoria durante la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, è una motivazione del tutto strumentale e pretestuosa; non ci risultano rinnovi contrattuali “da favola” nei periodi in cui l’economia mondiale era in forte ripresa…
Diciamo piuttosto che i padroni, dopo aver fatto “bingo” con la detassazione degli straordinari e con l’accordo sul welfare del Luglio scorso (che gli permette di continuare ad assumere con contratti a tempo determinato anche dopo i primi tre anni), vorrebbero continuare a incrementare i loro profitti, tagliando sui costi fissi, e cioè sul costo del lavoro; purtroppo, i numerosi anni di politica economica tesi a favorire il profitto delle aziende a danno dei lavoratori (vedi il caso Thyssenkrupp) li ha abituati troppo bene (prima con il centrodestra, e poi con il centrosinistra)…
Esprimiamo piena e incondizionata solidarietà ai lavoratori in lotta, invitandoli a non cedere in nessun modo alle assurde pretese padronali.
Campobasso, 15/01/2008
Roberto Pano
Responsabile lavoro e sviluppo P.d.C.I. Molise
5788