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Sulla giornata del 9 febbraio 2008 a Bologna

(15 Febbraio 2008)

Come coordinamento “Rompere il silenzio” vorremmo tracciare un breve bilancio sulla bella giornata di mobilitazione del 9 febbraio 2008.
Il corteo è pienamente riuscito, sia come partecipazione sia rispetto agli obiettivi politici che si era proposto.
Alle oltre 400 persone che sono partite da piazza di Porta Ravegnana, e che comprendevano le delegazioni venute in solidarietà da diverse città italiane, se ne sono progressivamente aggiunte molte altre, arrivando in via Irnerio a formare un bel corteo di almeno un migliaio di partecipanti.
Ma soprattutto il corteo, compatto e determinato, ha saputo essere estremamente comunicativo sia con i continui interventi (il “sound system” è stato per una volta ridotto all’osso…) sia per l’enorme quantità di materiale informativo diffuso durante il percorso e durante la lunga sosta a ridosso del mercato della piazzola.
Ovviamente la stampa, nei giorni seguenti, pur non potendo tacere sui contenuti espressi dalla manifestazione, ha svolto con puntualità il suo compito di mistificazione esasperando strumentalmente alcuni episodi del tutto marginali nel contesto della giornata (vedi bandiere). Del resto, quando non possono ignorare col silenzio, non perdono occasione per farsi portavoci di un ottuso bigottismo benpensante e ipocrita. Non ci aspettavamo nulla di diverso e sinceramente poco ci importa: non è per apparire sui giornali che abbiamo organizzato la manifestazione del 9 febbraio e non sarà certo attraverso la loro “verità” distorta che verrà messo in discussione il lavoro fatto.

Il senso politico dell’iniziativa del 9 febbraio era quello di voler dimostrare che, nonostante tutto, è possibile riuscire a riaffermare spazi e contenuti di opposizione senza bisogno di alcuna sponda istituzionale, senza bisogno di intrallazzi, senza bisogno di “inciuci”. Di più: volevamo riaffermare che lo sforzo di sviluppare la propria azione politica in reale autonomia deve essere l’unica strada percorribile per ridare speranza e prospettiva alla nostra voglia di trasformazione.
Il resto è miseria - “politicante”, asfittica e trasformista - di cui probabilmente vedremo ulteriori saggi in occasione delle prossime future elezioni.

Questo è il reale motivo dell’attacco politico e massmediatico spropositato di questi giorni.
Ed è per questo stesso motivo che alcuni, anche all’interno del cosiddetto “movimento”, hanno negato a priori qualsiasi momento di confronto sui contenuti dell’iniziativa, decidendo di ignorare la scadenza del 9 parandosi il più delle volte dietro semplici problemi di “ruggine” personal-politica tra gruppi.

Ma sono i fatti che contano, e molti, moltissimi compagni in piazza sabato sono voluti venire ugualmente.
Ed è questo che consideriamo il vero successo politico della giornata.

Bologna, 12/02/08

Coord. ROMPERE IL SILENZIO - Bologna

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