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Psicocomunista

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(14 Novembre 2010) Enzo Apicella

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Lettera aperta ai Comunisti pisani

(20 Febbraio 2008)

Leggiamo sulla stampa locale che il partito dei comunisti italiani e' pronto a correre da solo alle prossime amministrative pur di non rinunciare al simbolo del lavoro,la falce e martello.
Visto che siamo lavoratrici e lavoratori impegnati sindacalmente e politicamente, ci sentiamo legittimati a dire la nostra quando viene agitata la questione del lavoro, questa volta in maniera del tutto inopportuna per non dire strumentale.
Ci chiediamo che significa ammantarsi di tanta purezza ideologica quando negli ultimi 8 anni a Pisa si e' esternalizzato di tutto,dai tributi agli asili, dai cimiteri a molti altri servizi comunali, spesso e volentieri con il voto favorevole del Pdci e l’assenso della CGIL provinciale.
Chi oggi si erge a difesa dei lavoratori, sa che vita fanno i lavoratori esternalizzati,che salario percepiscono,che tutele hanno, di che diritti possono usufruire, di quanti ricatti subiscono quotidianamente,di quanto siano mortificati nella loro dignita' di lavoratori e di persone,di quanto debbano pagarsi il loro posto di lavoro(le quote sociali delle cooperative ammontano a migliaia di euro) di quanto ogni 3 anni la loro vita possa cambiare perche'cambia l'appalto,di quanto siano scarsi i loro contributi pensionistici (le cooperative pagano la meta' che le altre aziende)e quindi di quanto la loro pensione sara'di fame.
Ci chiediamo se oggi i Comunisti italiani e la stessa Rifondazione sanno che i lavoratori esternalizzati non beneficiano dei più elementari diritti sindacali,(provate a fare una rsu in qualsiasi cooperativa!) del diritto di sciopero,della quattordicesima,dei corsi di formazione,spesso anche del pagamento degli straordinari, ma soprattutto ci chiediamo come possa essere conciliabile la difesa di precari e lavoratori con l’alleanza con il pd che guarda prevalentemente alla tutela di interessi forti.
I lavoratori che spesso operano in cooperative e aziende ,in nome della flessibilita' non hanno neanche una struttura fissa di lavoro ,ovvero fanno i jolly per un anno,un anno e mezzo,cambiando luoghi,mansioni,organizzazione,facendo kilometri e kilometri,senza nemmeno il rimborso benzina.

Che altro dovranno fare pur di farsi benvolere dal padrone benefattore e ottenere quel tanto agognato posto fisso!? Allora,una cosa vi diciamo a tutti:fate pure i vostri giochi,le vostre campagne,le vostre alleanze,ma lasciate stare i lavoratori,che di sicuro vogliono risposte concrete,vogliono non solo che si fermino le esternalizzazioni ma si vada verso le reinternalizzazioni.
Con questi lavoratori le forze dell'Arcobaleno manco si sono confrontati prima di stendere il loro Programma , a questi lavoratori vengono ora a chiedere il voto?

Quello che noi vogliamo è un atto di coraggio e di coerenza in aperta discontinuita'con la giunta fontanelli e non la questua per gli assessorati nella Giunta Filippeschi
Vogliamo che i comunisti non si ricordino della falce e martello solo in termini strumentali per essere ogni giorno dalla parte dei lavoratori

lavoratrici e lavoratori dei servizi esternalizzati pisa

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