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Addio, porcellum

Addio, porcellum

(1 Ottobre 2011) Enzo Apicella
Oltre 1.200.000 firme per il referendum abrogativo della legge elettorale Calderoli del 2005, il cosidetto "porcellum"

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Rifiuto delle schede per l'elezione della Camera dei Deputati ed il Senato

Iniziativa di "Riforme Istituzionali" contro la truffa del premio di maggioranza indefinito

(22 Febbraio 2008)

Anticipando il possibile risultato dei referendum elettorali ammessi dalla Consulta con le sentenze n° 15 e 16 del 2008, Il PD di Veltroni e la PDL di Berlusconi si stanno avviando a presentarsi alle prossime elezioni non più accorpati in alleanza con altre liste, bensì, sostanzialmente, da soli.
Traducendo questo comportamento in effetti pratici, avremo due sole liste in grado di poter conquistare il premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale.
In altre parole, il 55% dei seggi della Camera dei Deputati verrà assegnato, con ogni probabilità, ad una coalizione di due liste al massimo (PD+IDV; PDL+Lega) che, dalle previsioni che è possibile fare ora, non arriverà ad ottenere il 45% dei consensi dei voti validi. Un premio di maggioranza, quindi, che va ben oltre il 10%.
Nell'ipotesi, per altro, che le altre liste (Arcobaleno, UDC, ...) riescano ad ottenere un buon risultato, questo premio di maggioranza potrebbe addirittura arrivare intorno al 15%.
Siamo quindi di fronte ad un premio di maggioranza oltre che spropositato, financo indeterminato, così come pure evidenziato nelle sentenze della Corte Costituzionale che hanno ammesso i referendum elettorali:
"L'impossibilità di dare, in questa sede, un giudizio anticipato di legittimità costituzionale non esime tuttavia questa Corte dal dovere di segnalare al Parlamento l'esigenza di considerare con attenzione gli aspetti problematici di una legislazione che non subordina l'attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi."

Per questi motivi, sommati alla necessità di poter disporre liberamente del proprio voto, non essere cioè costretti a subire il ricatto del voto utile verso gli schieramenti maggiori per non sprecare il proprio voto su liste non in grado di ottenere il premio di maggioranza, il sito Riforme Istituzionali invita tutte le forze democratiche ad esercitare un'azione politica per denunziare con forza quello che non potrà che essere un risultato elettorale non rappresentativo della sovranità popolare e fortemente viziato da elementi di illegittimità costituzionale.
Si ribadisce quindi la necessità, come già fatto in passato contro l'uso truffaldino delle Liste Civetta, di non ritirare le schede elettorali per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato, chiedendo altresì che vengano verbalizzati i motivi del rifiuto.

Riforme Istituzionali

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