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(23 Febbraio 2008)
I dati dell'Istat cominciano a rivelare la verità: l'aumento reale del costo della vita per i beni fondamentali è fra il 4% e il 5%. Questo spiega finalmente la catastrofe dei salari, tutti i contratti finora rinnovati, nessuno escluso, sono largamente al di sotto dell'inflazione vera, quella che non fa arrivare alla terza e alla quarta settimana.
Sulla base di questi dati Cgil, Cisl e Uil devono prendere atto della realtà e assumere l'obiettivo che, per i prossimi anni, i contratti nazionali chiedano mediamente il doppio di quello che finora si è chiesto, da 200 euro mensili in su.
Roma, 22 febbraio 2008
Giorgio Cremaschi
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