Capitale e lavoro :: Difendiamo il contratto nazionale di lavoro

Le ragioni di un no

Dichiarazione di voto al Comitato Direttivo Cgil del 15-16 gennaio 2008

(20 Gennaio 2008)

“Sono contrario al documento presentato dalla Segreteria, anche se naturalmente condivido la solidarietà ai lavoratori in lotta per il contratto e ai lavoratori della ThyssenKrupp.”

“Il documento ripropone sul fisco e sul modello contrattuale la stessa impostazione e la stessa pratica sindacale che ha portato all’accordo del 23 luglio 2007. Siamo di fronte a una piattaforma vaga che lascia ampi margini di incertezza e confusione su punti salienti, ad esempio sul rapporto tra fisco e contrattazione nazionale, contratto aziendale. Siamo anche di fronte a scelte largamente insufficienti, rispetto al bisogno di salario dei lavoratori. E, soprattutto ancora una volta, decidiamo di andare a trattare senza chiedere un mandato ai lavoratori, senza discutere e decidere con loro quello che chiediamo.”

“Considero poi profondamente negativa l’ultima parte che ripropone esattamente l’attacco al dissenso del Direttivo del dicembre scorso. Come ho detto nell’intervento siamo di fronte a una crisi politica sociale enorme, siamo di fronte a fenomeni di casta inquietanti nella politica e a una crisi sociale che si accompagna a un atteggiamento del padronato sempre più aggressivo. Di fronte a questo il gruppo dirigente della Cgil dovrebbe aprirsi, riflettere sulla crisi del sindacato e non chiudersi nella difesa burocratica dell’organizzazione.”
“Riconfermo quindi tutte le cose dette nel Direttivo del dicembre scorso, sulla consultazione e sulle regole della democrazia interna. Voglio infine rispondere al compagno Epifani, che ha posto una questione relativa al rapporto tra la mia posizione di opposizione in Cgil e il fatto di far parte della maggioranza nella Fiom, che non accetto in nessun modo che questa questione possa essere affrontata in termini di onestà. Avrò tanti difetti, ma non quello di essere attaccato alla poltrona. Voglio ricordare al compagno Epifani che il congresso della Fiom si è concluso con una maggioranza politica diversa da quella che governa la Cgil. Pertanto, se il compagno Epifani ritiene che il mio far parte della maggioranza della Fiom sia incompatibile con la mia opposizione in Cgil, deve dirlo al Comitato Centrale della Fiom.”

Roma, 16 gennaio 2008

Giorgio Cremaschi