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Referendum sul contratto nazionale di lavoro: Vittoria dei no nello stabilimento Electrolux di Solaro

(28 Febbraio 2008)

Sul contratto nazionale di lavoro i lavoratori dello stabilimento Electrolux di Solaro, si sono espressi nella giornata di ieri 26 febbraio 2008.
E' stato un referendum, farsa.
I datori di stipendio, avevano già applicato la nuova paga oraria frutto dell'ipotesi di accordo del 20 gennaio, ancora prima che i lavoratori si esprimessero (Vedi busta paga del 15 gennaio 2008) e senza che nessuno, a livello sindacale, e ai vari piani, si sia permesso di dire alcunchè. Tutto normale.
LINEAZERO BLOG dal canto suo, si è limitata a commentare e a creare discussione tra i lavoratori. Ne ha testato il polso con i sondaggi che trovate a sinistra della presente pagina senza commentare. Siamo stati ZITTI. Crediamo fermamente, che quando la parola passa alla base e quindi ai lavoratori, ci si deve limitare a spiegare senza fare nessuna ingerenza. Ovviamente questa è la NOSTRA idea, che spiega anche le motivazioni della nostra così lunga assenza.

Parliamo di dati per quanto riguarda lo stabilimento Electrolux di Solaro.

AVENTI DIRITTO 1352
VOTANTI 627
SCHEDE BIANCHE 2
SCHEDE NULLE 21
NO 347
SI 257


Il primo dato che salta all'occhio è la bassa affluenza alle urne pari al 46,4%
Probabilmente la sfiducia riguardo al fatto che ALTRI avessero già deciso e che chiedessero il parere dei lavoratori 35 giorni dopo la firma dell'ipotesi stessa, ha influenzato parecchio la consultazione privandola di interesse.
Ciò nonostante rimane il peso POLITICO di questa bocciatura locale che LINEAZERO BLOG confronterà con i dati nazionali, appena saranno disponibili.
Il 55,3% dei lavoratori di Solaro votanti, questo contratto nazionale, NON LO VOGLIONO.

Qualcosa evidentemente si è rotto nel meccanismo sindacale. E i lavoratori lo hanno capito e hanno risposto. Solitamente in passato la compattezza dei delegati facente parte la RSU a sostegno di quanto calato dall'alto dai funzionari sindacali e dal sindacato era indiscutibile.
Qualcosa è cambiato. E così come è accaduto in altri stabilimenti, anche a Solaro non tutti i delegati si sono mostrati favorevoli a questo contratto, dichiarando esplicitamente la loro intenzione di votare NO ed esponendone le loro ragioni democraticamente nelle assemblee dei lavoratori e a fianco dei lavoratori stessi.

Con questo voto i lavoratori, metalmeccanici hanno partecipato alla storia. E probabilmente hanno potuto votare per l'ultimo o quasi, dei contratti nazionali di lavoro. A livello sindacale si pensa ad altro. E se da una parte di organizzava il referendum farsa su questo contratto, dall'altra si avviava una discussione interna atta a smantellare il CCNL.
Forse si punta alla SOLA contrattazione di secondo livello che porterà il nostro paese in un buio assoluto, fatto di norme e salari differenti azienda per azienda e senza omogeneità alcuna e con un sindacato svincolato dai lavoratori in quanto dipendente solo agli enti bilaterali che saranno formati, qualunque sia risultato del voto del referendum. E ai lavoratori toccherà pure MANTENERE tutto ciò, magari anche in forma OBBLIGATORIA come già oggi avviene ad alcune categorie, commercio in testa, con il loro contributo COLVECO.
Ma la riflessione più amare è che se già oggi l'Italia, fatta di contratti forti e nazionali, BOCCHEGGIA stritolata dalla Romania, dalla Polonia, dalla Cina ecc. domani che futuro avrà quando i dipendenti delle varie aziende si troveranno SOLI a combattere armati del loro contrattino interno contro un sistema paese, estero?

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