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(20 Febbraio 2008)
Per la seconda volta a Michele Fabiani è stata respinta l'istanza di scarcerazione.
Ricordiamo che i giovani compagni spoletini furono arrestati per l'operazione Brushwood. Fare un memento è d'obbligo visto che le inchieste repressive dai nomi fantasiosi si susseguono a ritmo incessante e le inchieste contro i compagni che esprimo la loro intolleranza al Sistema Capitale non hanno tregua. Non ci stupiamo di cio' è la logica della scontro di classe.
In effetti dato il clima attuale e i secoli richiesti per i processi di Genova e Cosenza la sentenza d'appello per il processo del San Paolo, tanto per citare solo alcuni episodi di ordinaria amministrazione giudiziaria, dopo le cariche a Roma contro le donne scese in piazza per difendere la loro autodeterminazione, dopo le cariche a Napoli contro chi protestava perché sommerso dai rifiuti, non ci facevamo illusioni.
Non è che si "imposta" una operazione spettacolare con notevole dispiegamento di forze dell'ordine senza che qualcuno , poi, rivesta il ruolo di capro espiatorio, non fosse che per giustificare le spese di tale operazione di fronte a chi vede sprecare il denaro per una presunta sicurezza, mentre le cose vitali sono lasciate nella più totale insicurezza: dal morire sul lavoro, allo stato di abbandono negligente degli ospedali e delle scuole pubbliche, al diritto alla casa. Sappiamo anche che non è solo questo il motivo.
Sappiamo che il potere di fronte al progredire di una crisi che non trova soluzioni fattibili e praticabili: basta pensare alle sconcezze a cui siamo costretti ad assistere in questa campagna elettorale, un vero e proprio mercato delle vacche, ha la necessità di creare diversivi spettacolari per distogliere l'attenzione dai problemi reali che il proletariato vive sulla sua pelle quotidianamente.
Un gioco che ormai mostra la corda di fronte all'insopportabilità dell'esitente, ma questa è l'unica risposta che padroni e servi dei padroni sanno e possono dare.
A noi non resta che la riposta di sempre: anche per noi la strada è obbligata e in direzione opposta e contraria:
RIBADIRE LA NOSTRA SOLIDARIETA' MILITANTE
SIAMO RIVOLUZIONARI
CONTRO I PADRONI E I LORO STATI.
L'Avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org
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