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Elezioni: decidere sui fatti

(13 Marzo 2008)

- Saviano non si presenta perché nessun partito parla di mafia
- l’ambiente è scomparso dai programmi elettorali di tutti i partiti
- circa il 30% degli elettori di sinistra tende all’astensionismo
- Ichino, prosecutore per il PD della politica antioperaia di D’Antona e Biagi, parla di aumentare la produttività e dare più spazio a “nuovi modelli di organizzazione del lavoro e struttura delle retribuzioni (insomma chiede mano libera per i padroni)
- Prodi aveva l’obbligo, nei prime giorni del suo governo, di fare: una legge severa sul conflitto di interesse, abolire le leggi “ad personam” che hanno consentito a Berlusconi di non andare in galera, un nuovo assetto TV che non consentisse a nessuno (nemmeno alla RAI) di possedere più di una rete, una riforma elettorale, unilaterale, come unilaterale Berlusconi fece la sua (porcata).
Quando sento dire che chi intende astenersi dal voto fa il gioco di Berlusconi, ricordo a questi “bamboccioni” che votare Veltroni significa votare un partito di centro, con un programma quasi identico a quello della destra, ancora peggiore di quello impotente di Prodi e spero proprio che una grande astensione ci dia la certezza che vi è lo spazio per una politica profondamente diversa.
E’ da 30 anni che questa classe dirigente, di “sinistra” ci prende per il culo chiamando modernità un cedimento dopo l’altro, e proprio uomini come Veltroni e Napolitano hanno distrutto volutamente organizzazione e identità dei lavoratori.
I residui arcobaleno sono della stessa pasta.

13 marzo 2008

Paolo De Gregorio

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