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Revocate adesso la decisione di dedicare a Israele la Fiera del Libro di Torino

Appello

(14 Marzo 2008)

Per aderire a questo appello scrivere a fieralibera@libero.it

Con questo appello torniamo a chiedere alla direzione della Fiera del Libro di Torino di revocare la decisione di avere come ospite d’onore lo Stato d’Israele per l’edizione 2008. Gli chiediamo di farlo ora e di dedicare questa edizione della Fiera del Libro alla pace cioè ad un “paese morale” coniugabile e comprensibile in molte lingue: salaam, shalom, peace, paix, frieden, mir, paz.

1. Chiediamo di revocare una decisione sbagliata ed inopportuna fortemente condizionata dalla volontà delle autorità israeliane di celebrare in un importante evento culturale in Italia un atto esplicitamente politico come la celebrazione dei sessanta anni della nascita dello Stato di Israele.

Occultare la Palestina e il dramma del popolo palestinese – indissolubilmente connessi alle scelte concrete di Israele – è stata una forzatura che non poteva passare sotto silenzio, né in Italia nè altrove. Tanto più alla luce della mattanza scatenata dalle forze armate israeliane contro la popolazione palestinese di Gaza

2. A nessuno è sfuggita la dimensione politica e per molti aspetti strumentale della decisione di dedicare a Israele l’edizione 2008 della Fiera del Libro.

Questa dimensione tutta politica, non può essere occultata dal tentativo di disegnare la contestazione e il dissenso dalla scelta della direzione della Fiera del Libro di Torino come una operazione tesa ad imbavagliare la cultura o di mettere a tacere la letteratura ebraica ed israeliana. Nulla di più falso. Al contrario riteniamo che proprio il tentativo di utilizzare la cultura come forma di legittimazione della politica di uno Stato sia un’offesa verso il buonsenso dell’opinione pubblica, una strumentalizzazione della libertà di espressione e del ruolo degli scrittori.

Allo stesso modo riteniamo maldestro e fallace il tentativo di lasciar credere che la campagna di contestazione della Fiera del Libro di Torino sia partita dalle capitali dei paesi arabi e islamici e non da una spinta dal basso della società civile italiana. E’ accaduto esattamente il contrario sia sul piano cronologico che politico. E’ stato solo dopo che associazioni e comitati impegnati nella solidarietà con il popolo palestinese hanno contestato la decisione di dedicare a Israele la Fiera del Libro che il dibattito e l’allarme hanno raggiunto la sponda sud del Mediterraneo. Solo in seguito alle denunce delle associazioni sono venute crescendo proteste e proposte di boicottaggio anche tra gli scrittori e le istituzioni del mondo arabo-islamico. Affermare il contrario è una falsità che non aiuta la discussione né la soluzione.

3. Gli echi e i contraccolpi di questa iniziativa di contestazione in Italia sono stati talmente forti e argomentati che scrittori e intellettuali arabi, israeliani e arabi-israeliani hanno deciso di non partecipare ad un evento che celebra i sessanta anni della nascita di uno Stato nato sulle spalle della popolazione palestinese e che definisce questo anniversario come Nakba (la catastrofe).

E’ ormai evidente che sono molti ad aver compreso che così come è stata concepita e costruita la Fiera del Libro di Torino di quest’anno, l’ha trasformata in un evento scivoloso e strumentalizzabile, decidendo di conseguenza, pubblicamente o meno, di tenersene alla larga.

Ciò dimostra che l’operazione fin qui tentata è fallita e che la direzione della Fiera del Libro ha un’ultima possibilità di evitare tensioni, polemiche e strumentalizzazioni che condizioneranno pesantemente un evento culturale come quello di maggio a Torino.

C’è solo una decisione da prendere e noi torniamo a chiedere con questo appello che venga presa adesso: revocare la decisione di dedicare a Israele la Fiera del Libro e dedicare l’edizione di quest’anno alla pace. E’ l’unica scelta che può restituire contenuto e dignità alla Fiera del Libro e forse riparare ad alcuni dei danni fatti nelle relazioni culturali tra l’Italia e il resto delle società del Mediterraneo e allo spirito libero e critico del confronto tra le culture.

Primi firmatari:

Gianni Vattimo (università di Torino)
Angelo Baracca (università di Firenze)
Giulietto Chiesa (giornalista ed europarlamentare)
Giorgio Forti (ECO, rete ebrei contro l’occupazione)
Wasim Dahmash (università di Cagliari)
Danilo Zolo (università di Firenze)
Edoardo Magnone (università di Tokio)
Giorgio Cremaschi (sindacalista Fiom)
Antonello Petrillo (università di Napoli “O .Benincasa”)
Domenico Losurdo (università di Urbino)
Luciano Vasapollo (università di Roma “La Sapienza”)
Nella Ginatempo (università di Messina)
Guglielmo Carchedi (universita' di Amsterdam)
Antonio Di Stasi (università Politecnica delle Marche)
Rita Martufi (ricercatrice Cestes-Proteo)
Andrea Martocchia, ricercatore Istituto Nazionale di Astrofisica
Annamaria Crescimanni (università. La Sapienza, Roma)
Mauro Cristaldi (università. La Sapienza, Roma)
Nino Pagliccia (universita della British Columbia, Canada)
Marco Rizzo (europarlamentare)
Salvatore Cannavò (deputato uscente)
Fosco Giannini (senatore uscente)
James Petras (Università di New York e di Halifax, USA/Canada)
Joaquim Arriola (università di Pamplona, Spagna)
Ricardo Antunes (università di Campinas, Brasile)
James Cockcroft (università di Montreal, Canada)
Josè Alberto Jaula Botet (università di Pinar del Rio, Cuba)
Alvaro Bianchi (università di Campinas, Brasile)
Honorato Tessier Fuentes (università di Coahuila, Messico)
Carolus Wimmer (parlamentare, Venezuela)
Manuel Mera (Fondazione per lo Studio Sociale e Sindacale, Galizia, Spagna)
Mauricio Nunez (Centro Studi Martiano, Cuba)
Henrike Galarza, (Universidad Pública de Navarra, Paesi Baschi)
Francisco Dominguez (università. Middlesex, Londra)
Francisco Torrealba (parlamentare Venezuela)
Alberto Munguira Elizondo, (università pubblica della Navarra, Paesi Baschi)
Gloria Martínez González (Università Nazionale Autonoma di Città del Messico)
Alejandro Valle (Università Nazionale Autonoma di Città del Messico)


adesioni arrivate dopo il lancio dell'appello

Paola Manduca (università di Genova)
Paola Canarutto (Rete Ebrei Contro l'Occupazione
Davide Ascoli (università di Torino)
Alessandro De Meo (università di Roma, Tor Vergata)
Alberto Masala (poeta, Bologna)
Armando Petrini (università di Torino)
Roberto Vignoli (mediattivista informationguerrilla, Roma)
Sergio Finardi (ricercatore, TA-RCLAT, Chicago)
Alessandra Valle (sociologa, Napoli)
Rodolfo Del Monte (università di Venezia)
Carlo remino (università di Brescia)
Agnese Manca (università di Illinois in Chicago - già docente universitaria di Arabo Letterario Moderno)
Tarcisio Alessandrini (Pontificia Università Gregoriana di Roma)
Sancia Gaetani (università di Roma)
Mauro Gemma (redazione Resistenze, Torino)
Franco Ragusa (giurista, Roma)
Claudia Valentino (Consigliera Circoscrizione 1 Centro - Crocetta, Torino)
Enzo Apicella (designer/cartoonist)
Mattia Marras (Presidente Associazione Linea Gotica, Cagliari)
Piero Maestri - Consigliere Provinciale di Milano
Ugo Giannangeli (avvocato, Milano)
Elisabetta Filippi (presidente dell'Associazione Zaatar - Genova)
Renato Caputo (docente, Roma)
Danilo Zuliani (sociologo, attore)
Materiali Resistenti blog
Marisa Caputi (Forum delle donne del PRC)
Rosanna Marmiroli (Rete Radiè Resch, Reggio Emilia)
Cesare Allara (Comitato di Soladarietà col Popolo Palestinese Torino)
Prof.ssa Sara Michieletto (Spinea, Venezia)
Lorenzo Giustolisi (docente, Catania)
Enrico Geiler (Svizzera)
Giulio Stocchi (poeta e musicista)
Donato Cioli (Direttore di Ricerca CNR in pensione)
Pietro Aligi Schiavi (musicista, operatore culturale, Milano)
Federico Giusti (delegato rsu\cobas, Pisa)
Fabio Massimino (libraio, Catania)
Laura Silva (pacifista, Milano)
Simone Maggiolo (studente Robassomanero, Torino)
Susanna Angeleri (PRC, Arezzo)
Raffaele Simonetti (ingenere ambientale, Milano)
Claudio Maci (libraio, Lecce)
Starace Sergio (docente, Lecce)
Ingrosso Maria (docente, Lecce)
Seclì Giovanni (docente Lecce)
Leone Michele (docente Lecce)
Lorè Franca (docente Lecce)
Accoto Salvatore (docente Lecce)
Attanasio Giovanni (operaio, Gallipoli)
Attanasio Antonio (operaio, Gallipoli)
Franza Roberto (operaio, Gallipoli)
Attanasio Ferdy (operatore turistico, Gallipoli)
Attanasio Rosario (operaio Gallipoli)
Attanasio Alessandro (geometra Gallipoli)
Frigo Cristina (operatore turistico Gallipoli)
Attanasio Yann (studente universitario Svizzera)
Esposito Michele (operaio Gallipoli)
Fadda Michele (studente universitario, Roma)
Enza Talciani (pacifista, Roma)
Gianfranco Argentero (pacifista, Roma)
Francesco Marotta (scrittore e poeta)
Piersabatino Deola (pacifista, Cagliari)
Alessandro Testa (musicista)
Luisa Di Gaetano (giornalista)
Associazione Dhuumcatu (Roma)
Collettivo Iqbal Masih (Lecce)
Associazione "Il Cantiere" (Lecce)
Fernando Rossi (senatore uscente) Federico Martino (università di Messina)
Patrizia Olivero Restifo (insegnante, Sanremo)
Maurizio Ribechini (consigliere comunale Calcinaia (Pisa)
Aldo Cannas (dirigente scolastico, Cagliari)
Antonella Dolci (Stoccolma)
Andrea Navoni (Brescia)
Silvio Maddalena (Neuchatel, Svizzera)
Marina P. Gutierrez (Donne in Nero di Berkeley, USA)
Sebastiano Comis (Pordenone)
Emilio Lambiase (Associazione Italia Cuba, Salerno)
Brunello Fogagnoli (insegnante, S. Donà di Piave)
Tullia Sartori (Svizzera)
Marco Sartori (Svizzera)
Carlo Pea (Svizzera)
Vincenzo Ciarletta (Svizzera)
Luca Manunza ( Università Suor Orsola Benincasa, Napoli)
Circolo ARCI “Agorà” (Pisa)
Flavia Donati (psicoanalista SPI, Roma)
Cristina Carpinelli (Centro Studi Problemi Internazionali, Milano)
Alfonso Di Stefano (Campagna per la smilitarizzazione Sigonella, CT)
Mauro Buzzoni (operaio, Ferrara)
Antonio Di Ninno (presidente comitato provinciale PRC, Avellino)
Tiziano Cardosi (rete semprecontrolaguerra, Firenze)
Dario Rossi (giuristi democratici,Genova)
Vera Silveri (Roma)
Piera Stefanini (Radiocitta Fujiko, Bologna)
Fabio Alberti (Presidente di “Un Ponte per…”, Roma)
Carlo Pona (ricercatore, Roma)
Enrico Vigna (Nuovi Partigiani per la Pace, Torino)
Miriam Pellegrini Ferri (Presidente del GAMADI)
Spartaco Ferri (ex partigiano Brigate Garibaldi)
Meri Lucii (insegnante, Roma)
Libera Mazzoleni (artista, Milano)
Vincenzo Brandi (ricercatore ENEA, Roma)
Monica Zoppè (CNR Pisa)
Luigi Ficarra (giuristi democratici, Padova)
Emilio Santoro (università di Firenze)
Giovanni Franzoni (comunità S. Paolo, Roma)
Valentina Chiapparelli (Roma)
Elena Esposito ( insegnante, Castello di Serravalle, Bologna)
Fabrizio Bogo (impiegato, Roma)
Ettore Zerbino (medico psichiatra, Roma)
Renata Ilari (insegnante, Roma)
Vicenzo Cesarano (sindacalista RdB/CUB, Friuli)
Fabrizio Miraglia (psicologo, Castenaso, Bologna)
Francesca De Santis (studentessa universita' di Roma Tor Vergata)
Francesco Andreini (capogruppo PRC Comune di Siena)
Anna Biagini (insegnante, Macerata)
Lorenzo Pellizzari (critico e storico del cinema, Milano)
Francesco Giordano (educatore, Milano)
Mila Pernice (giornalista, Roma)
Simona Masini (Genova)
Mariano Mingarelli (Associazione Italia-Palestina, Firenze)
Neva Bernardi (Fiom, Roma)
Paolo Tietz (già dirigente Ansaldo – Genova)
Antonio Chiocchi (Direttore editoriale di "Società e conflitto)
Desiree Burlando (studentessa universitaria, Torino)
Sebastiano Cosenza (professionista, Milano)
Adriana Mascoli (musicista, Como)
La redazione di Retrofronte
Anna Draghetti (Donne in Nero Bologna)
Jaime Alberto Rendón Acevedo (Universidad De La Salle, Bogotá - Colombia)
José Bell Lara (Università de la Habana, Cuba)
Luis Berriz (Presidente de Cubasolar Temas de energias renovables Cuba)
Teresa Morales Olivera ( parlamentare, direttrice Centro Studi e Analisi Strategiche, Bolivia)
Marcos Costa Lima ( Universidade Federal de Pernambuco, Brasile)
Alejandro Ramos (Università Santiago del Cile)
Ornella Terracini (ECO, Ebrei Contro l'Occupazione)
Don Vitaliano Della Sala (prete, Sant'Angelo a Scala - Avellino)

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