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(16 Marzo 2008)
Dopo le esperienze di questi ultimi anni sulla esportazione della democrazia nei paesi islamici, ecco la contraddizione:
la difesa della diversità culturale del Tibet dalla omologazione legata alla modernizzazione cinese. Ma come, l'Occidente ha lottato i talebani e la teocrazia iraniana in nome della superiorità e della universalità dei diritti ed ora sostiene il regime medioevale dei monaci?Diventa relativista?
Non c'è buona fede. Si difende il potere dei monaci e si vorrebbe riportare sul trono il DalaiLama per fare il Tibet una base militare usa sovrastante la Cina, una base magari munita di ordigni nucleari.
La rivolta di oggi dei monaci, la rivolta di ieri dei monaci birmani, la rivoluzione arancione, la guerra "umanitaria" del Kossovo, l'occupazione militare ed i continui bombardamenti dell'Irak e dell'Afghanistan, le minacce all'Iran, la Cecenia sono tutte azioni di guerra, una strategia rivolta a strangolare la Cina e la Russia, a preparare le migliori condizioni tattiche per prossime aggressioni militari Usa.
Per questo non riesco ad essere solidale con i monaci che lottano in combutta con l'Occidente per il loro potere e per il potere degli Usa sul pianeta.
pietro ancona
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