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(18 Novembre 2008) Enzo Apicella

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Solidarietà con la lotta dei lavoratori egiziani

(13 Aprile 2008)

Fin dalle prime ore del mattino, le principali strade del Cairo sono state occupate dalle forze speciali, dai reparti anti-sommossa e dal personale della sicurezza in abiti civili. In alcune altre città come Alessandria e Algharbia, gli abitanti sono stati testimoni della presenza di un massiccio schieramento di polizia nelle piazze e nelle strade principali. In particolare la città di Almahalla Alkobra è stata protagonista delle più grandi dimostrazioni di oggi. Circa 200 attivisti sono già stati arrestati in differenti momenti e in diverse province.

Molti lavoratori sono scesi in sciopero di solidarietà con le richieste dei lavoratori in lotta della compagnia di filatura e tessitura di Ghazl Almahalla, in particolare quella relativa all’aggancio dei salari all’impressionante aumento dei prezzi che ha colpito non solo i lavoratori di Ghazl Almahalla, ma tutta la classe lavoratrice dell’Egitto.

Lo sciopero dei lavoratori di Ghazl Almahalla si è trasformato in un’imponente dimostrazione che ha investito tutta la città di Almahalla Alkobra. La povera gente, i contadini e gli operai hanno lanciato slogan contro l’aumento dei prezzi, contro le forze dei monopoli, del neoliberalismo e del mercato.

Le forze di sicurezza egiziane hanno attaccato i dimostranti con bombe lacrimogene, manganelli elettrici e proiettili di gomma, provocando centinaia di feriti tra i dimostranti, molti dei quali sono stati arrestati.

Le notizie da Almahalla Alkobra confermano la morte di almeno 2 cittadini, tra cui una bambina di nove anni e un ragazzo di 20.

Le “forze nere” – un reparto delle forze di sicurezza – hanno bruciato alcuni negozi, edifici pubblici, treni e veicoli, per fabbricare accuse contro i lavoratori e i dimostranti arrestati. Lo scopo è quello di stringere la morsa poliziesca attorno alla classe operaia in presenza di un crescente malessere sociale in Egitto che è andato aggravandosi negli ultimi cinque anni.

Vi rivolgiamo un appello perché sosteniate le giuste e legittime rivendicazioni dei lavoratori di Ghazl Almahalla e il loro diritto a scegliere i mezzi per esprimere le loro richieste, come le dimostrazioni, gli scioperi ed ogni altro strumento.

Noi comunisti e tutte le forze democratiche e sociali mettiamo in guardia rispetto al fatto che la polizia di stato ha avviato un’imponente campagna di repressione contro la classe lavoratrice in generale ed i lavoratori di Ghazl Almahalla. Queste preoccupazioni derivano da quanto abbiamo visto oggi a Almahalla Alkobra con la reazione vandalica delle forze di sicurezza, che hanno la chiara intenzione di costruire false accuse contro i leaders dei lavoratori.

Partito Comunista di Egitto

All'appello hanno già aderito i seguenti partiti comunisti e operai:

1. Algerian Party for Democracy and Socialism
2. Communist Party of Bangladesh
3. Workers’ Party of Belgium
4. Communist Party of Britain
5. New Communist Party of Britain
6. Communist Party in Denmark
7. Communist Party of Egypt
8. Communist Party of Finland
9. German Communist Party
10. Communist Party of Greece
11. Hungarian Communist Workers’ Party
12. Communist Party of Ireland
13. Workers’ Party of Ireland
14. Party of the Italian Communists
15. Jordanian Communist Party
16. Socialist Party of Latvia
17. Lebanese Communist Party
18. Socialist Party of Lithuania
19. Communist Party of Luxembourg
20. Party of the Communists, Mexico
21. Peruvian Communist Party
22. Philippine Communist Party (PKP-1930)
23. Portuguese Communist Party
24. Communist Party of Romania
25. Communist Party of the Russian Federation
26. South African Communist Party
27. Communist Party of Peoples of Spain
28. Labour Party (EMEP), Turkey


Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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