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Risultati delle elezioni politiche del 2008.

Tutto come previsto… Ovvero: chi e’ causa del suo mal pianga se stesso!!!

(17 Aprile 2008)

Alcune brevi note schematiche , in attesa delle analisi dei flussi elettorali che ci daranno indicazioni ancor più di dettaglio.

Le scelte operate dal governo Prodi, del tutto organico alle scelte della Confindustria e ispirate dalla logica del profitto e del mercato hanno determinato un risultato elettorale che era facilmente prevedibile. Il Popolo della Libertà (n.d.r. – dei padroni di poter fare tutto quello che vogliono) e la Lega Nord hanno vinto abbondantemente le elezioni con circa 10 punti di percentuale di vantaggio rispetto all’altro schieramento borghese capitanato da Veltroni.

La Sinistra Arcobaleno (PRC-PDCI-Verdi-Sinistra Democratica), avendo sostenuto e votato supinamente tutte le scelte antipopolari del governo Prodi -dalle missioni di guerra all’ aumento delle spese militari, dallo scippo del TFR al nuovo attacco alle pensioni,dalle finanziarie di lacrime e sangue all’ attacco alle condizioni di vita dei lavoratori per finanziare padroni e rendita finanziaria con il cuneo fiscale, dall’accordo sul welfare alla riconferma della precarietà, dalla negazione dei diritti civili ai finanziamenti alle scuole private cattoliche…e l’elenco di dettaglio sarebbe infinito- viene pesantemente punita dal suo elettorato e dall’elettorato operaio e popolare , suo potenziale “bacino d’utenza”.

Disponendo di un “patrimonio” del 12% (anche di più se si calcola che Sinistra Democratica era il 15% dei DS) raccolto nel 2006 precipita al 3% dei voti e subisce una disfatta di proporzioni catastrofiche che non ha uguali nella storia della sinistra italiana!!

Si potrebbe tranquillamente parlare della “cronaca di una sconfitta annunciata” anche se, sinceramente, le dimensioni della stessa sono ben oltre le previsioni di chi , come me, dava per scontato un pesante ridimensionamento di uno schieramento che aveva tradito il suo programma storico e il mandato dei suoi elettori ed era sorto solo per ragioni di “sopravvivenza elettorale”.

Un cartello elettorale fatto con il manuale Cencelli, scegliendo solo candidati “nei secoli fedeli”ai 4 segretari di partito della coalizione, politicamente già morto prima ancora della sua nascita.

Ma anche il Partito Democratico esce sconfitto da questa tornata elettorale, perché pur avendo recuperato una parte dei voti della Sinistra Arcobaleno in nome del voto utile (rivelatosi , alla prova dei fatti, del tutto inutile, anzi dannoso per chi ha fatto questa scelta!!!) subisce una batosta clamorosa dal centro destra e , con una politica fotocopia di quella berlusconiana, non recupera neanche un voto nello schieramento avversario che stravince quasi ovunque.

Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione del fatto che quando la sinistra governa o partecipa a governi con politiche filo padronali e di destra …tira la volata alla destra !!!

Grazie alle politiche filopadronali e antioperaie, filovaticane e anti diritti civili, guerrafondaie e di taglio alle spese per lo stato sociale del governo di centrosinistra, anche Berlusconi, che era due anni fa era a un passo dalla “morte politica” viene rilanciato alla grande come possibile “salvatore della patria”.

E ora? Ora si riparte da zero. Anzi dallo 0,5% di Sinistra Critica , un risultato sorprendente e tutto sommato buono, se si pensa che questa organizzazione è nata da soli tre mesi ed ha fatto la campagna elettorale contando solo sul volontariato, senza poter contare su nessuna forma di finanziamento pubblico e senza poter contare su uno straccio di apparato . Un risultato che avrebbe potuto essere ancora più credibile attestandosi oltre l’1%, senza il settarismo autoreferenziale del PCL che ha rifiutato aprioristicamente ogni tentativo di accordo per la presentazione di un'unica lista unitaria.

Un risultato che avrebbe maggiormente evidenziato l’esistenza di una sinistra anticapitalista , in alternativa alla sinistra di governo rivelatasi ormai come lontana dalle masse popolari e fallimentare,

Ma si riparte soprattutto dalle mobilitazioni e dalle lotte nelle fabbriche , nel territorio, in difesa delle condizioni di vita dei lavoratori, in difesa dell’ambiente, per la conquista dei diritti civili, contro le guerre imperialiste tuttora in corso. Si riparte dal lavoro per la costruzione di un forte movimento anticapitalista , dal conflitto e dalla partecipazione diretta che sono il sale della democrazia e che per la sinistra dovrebbero rappresentare la ragione della sua stessa esistenza .

IL 5% ottenuto dalla Lista No dal Molin alle amministrative di Vicenza , un risultato più che buono con le condizioni date, è lì a dimostrarci che la sinistra anticapitalista può ottenere anche buoni risultati elettorali sull’onda delle mobilitazioni e della partecipazione popolare. Questa è la strada da seguire. Una strada in salita e piena di ostacoli, il primo dei quali è rappresentato dalla rassegnazione e dalla disillusione create dalle scelte della sinistra di governo. Ma anche una strada da percorrere senza alcun indugio.

Non è data un'altra alternativa possibile. Pensare di determinare le scelte“occupando” i posti che “contano” nelle istituzioni borghesi produce solo fallimenti e il distacco dalle masse popolari e alla fine… anche la perdita dei “posti che contano” come le tragicomiche vicende della Sinistra Arcobaleno ci hanno ampiamente dimostrato.

Milano, 15 aprile

Enrico Baroni -iscritto CUB –Candidato indipendente di Sinistra Critica

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