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(16 Aprile 2008)
L’accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Ugl per l’Ataf non può essere considerato valido perché non ha il consenso della Rsu e dei lavoratori interessati.
La maggioranza dell’esecutivo della Rsu non ha sottoscritto l’accordo e, nelle assemblee finora svolte, l’accordo è stato bocciato.
Il ruolo delle Rsu va rispettato e sono i lavoratori che devono giudicare l’accordo. Fino a quando non ci sia un reale consenso democratico all’intesa, essa non può essere considerata né valida, né tantomeno operativa.
Sono i lavoratori che devono giudicare se è accettabile ancora il persistere del doppio regime per i nuovi assunti e se un suo eventuale superamento debba essere pagato da tutti sul terreno delle condizioni di lavoro.
Per questo proponiamo:
La sospensione della validità dell’accordo e per la Cgil, che considera la democrazia di mandato statutariamente vincolante, il ritiro della firma.
L’effettuazione in tempi brevi di un referendum tra tutti i lavoratori, organizzato con la massima trasparenza e con la pari dignità e il controllo sul voto per tutte le posizioni.
Nel caso di bocciatura dell’accordo da parte dei lavoratori, la definizione di una piattaforma sul salario e sulle condizioni di lavoro costruita con la partecipazione e il consenso dei lavoratori interessati.
La protesta dei lavoratori contro un accordo democraticamente non valido è ampiamente giustificata
Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale
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