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Emergenza ceneri...

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(17 Aprile 2010) Enzo Apicella
La nuvola di ceneri del vulcano Eyjafjallajokull arriva sull'Italia. A Roma manifestazione in solidarietà a Emergency

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No a Forcieri in parlamento.

(25 Aprile 2008)

Lo spregiudicato Lorenzo Forcieri, ormai ex-sottosegretario alla Difesa del defunto governo Prodi, non si da pace nel rivendicare la propria funzione di collante degli interessi dell'industria armiera italiana e non solo, e non perde occasione nel rimarcare il proprio ruolo e quello del suo capo Arturo Parisi, anche lui ormai ex-ministro della Difesa.

In un suo intervento scritto sulla pagina delle lettere del Corriere della Sera di martedi 22 aprile, Forcieri prende spunto da un articolo di Panebianco che lamentava la mancanza del tema della politica estera durante la campagna elettorale, e ribadiva le profonde e chiare differenze tra il governo di centrosinistra e quello precedente del governo Berlusconi.

Cifre alla mano l'ex-sottosegretario snocciola il dato raccapricciante di un irresponsabile Berlusconi che insieme al sodale Tremonti hanno messo a rischio le "nostre" Forze Armate tagliando loro i fondi del 10,5% nel solo biennio 2005/6. Il virtuoso governo Prodi, invece, in due sole finanziarie ha invertito la tendenza, e nel biennio 2007/8 ha aumentato le spese per la difesa- e quindi per la guerra- ben del 17,2%.

Una verità conosciuta ai più, forse uno dei motivi che ha portato molti pacifisti a non votare i partiti che siedevono nel Consiglio dei Ministri e corresponsabili delle scelte del vertiginoso aumento delle spese militari del nostro paese.

Una verità che indigna e che ci induce a lanciare un appello affinchè il signor Forcieri non metta piede nel Parlamento.

L'ex-sottosegretario, candidato nelle liste del Partito Democratico, infatti non è riuscito a raggranellare un numero sufficiente di voti risultando primo dei non eletti. Però sembra che la potente lobby del complesso industrial/militare stia facendo carte false per far rientrare il loro sponsor nell'agone parlamentare chiedendo di farsi da parte a chi precede Forcieri nella graduatoria degli eletti.

Una provocazione insopportabile per tutti i pacifisti e gli antimilitaristi!

NO AL SIGNORE DELLA GUERRA FORCIERI IN PARLAMENTO.

Rete nazionale Disarmiamoli!

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