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Un “grande rientro” per Bertinotti dentro una grande provocazione contro i palestinesi

(26 Aprile 2008)

A volte la realtà supera ogni peggiore immaginazione. Sulle pagine de “Il Riformista” di oggi 24 aprile, in una intervista al “guru” Massimo Fagioli, quest’ultimo rivela che starebbe preparando un grande rientro pubblico per Fausto Bertinotti dopo la catastrofe politica ed elettorale della sinistra di cui è stato il principale responsabile. Fin qui poco o nulla da eccepire. Lo psicanalista Fagioli è riuscito a realizzare con Bertinotti e il PRC le stesse devastazioni che fede negli anni ’80 sul gruppo dirigente di Lotta Continua, ma ognuno è libero di sedersi sul lettino che vuole e farsi rincoglionire a dovere dai tanti guru che prosperano nell’epoca del pensiero debole.

La questione diventa grave ed inaccettabile quando lo scenario in cui Fagioli prepara il grande rientro pubblico di Bertinotti è sabato 10 maggio alla Fiera del Libro di Torino dedicata a Israele e per questo al centro di polemiche ferocissime e di una campagna di boicottaggio degli scrittori palestinesi, arabi ed anche israeliani critici con la decisione di dedicare la Fiera del Libro di quest’anno ad uno Stato che celebra il suo atto di nascita specularmene ai sessanta anni di un’altra catastrofe (Nakba): quella dei palestinesi che furono espulsi con la violenza dalle loro terre a centinaia di migliaia.

Sabato 10 maggio infatti proprio a Torino ci sarà una manifestazione nazionale convocata dalle reti e dai comitati di solidarietà con il popolo palestinese impegnati da molte settimane in una campagna di informazione e denuncia sulla insostenibile situazione della popolazione palestinese a sessanta anni dalla nascita di Israele (e della negazione della nascita di uno stato per i palestinesi) e contro l’inopportunità di dedicare proprio in questa occasione la Fiera del Libro di Torino a Israele.

Fausto Bertinotti potrebbe e dovrebbe scegliere un luogo diverso per il suo grande rientro in pubblico. Partecipare alla Fiera del Libro dedicata ad uno stato che si regge sull’occupazione militare e coloniale e sull’apartheid proprio mentre nelle strade di Torino sfileranno i palestinesi e il popolo della sinistra che ne sostiene i legittimi diritti e la resistenza, non può che apparire come una inaccettabile provocazione.

24 aprile 2008

Il Forum Palestina
http://www.forumpalestina.org

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