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(18 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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25 aprile a Viterbo: i partigiani non hanno potuto parlare!

(27 Aprile 2008)

Ha detto messa don Salvatore Del Ciuco, ha parlato il commissario del Comune Giovanna Manghino, ma finito l’intervento del Presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, alla cerimonia ufficiale del 25 Aprile, dinanzi al Prefetto e a tutte le autorità civili e politiche di Viterbo, s’è assistito ad uno strano rompete le righe che nei fatti ha impedito al Presidente del nostro Comitato Provinciale Biagio Gionfra, che aveva già in mano i fogli del discorso, di parlare dal palchetto. Nell’incredulità del pubblico, sono state chieste spiegazioni alle autorità presenti per l’improvviso quanto spiacevole cambio di programma. Diverse le motivazioni addotte, tutte poco convincenti. Tra queste una alludeva ad una presunta riunione in Provincia nella quale si sarebbe ridefinita la scaletta degli interventi.

Per quanto ne so, con le autorità militari c’eravamo già riuniti alla presidenza della Provincia per redigere il programma della cerimonia. Era il I aprile e, almeno che non si trattasse d’uno scherzo, in questo programma avevamo stabilito di concerto l’intervento del nostro Presidente. Non siamo stati convocati da alcuno, né telefonicamente né per posta (analogica o digitale), in vista di eventuali successive riunioni di rettifica.

A ciò si aggiunga la beffa: il giorno dopo sui giornali il discorso di Gionfra risultava effettuato con tanto di citazione di alcuni passaggi (http://www.tusciaweb.it/). Evidentemente si voleva evitare la polemica su d’un fatto grave onde, come succede sempre a Viterbo, mettere tutto a tacere.

Sono gramscianamente poco propenso a fare concessioni al caso: questa decisone arbitraria, presa non si sa da chi, è stata indubbiamente motivata dal ballottaggio per le elezioni Comunali. A suffragare questa convinzione un fatto accaduto durante il giuramento degli allievi marescialli all’Aeronautica Militare di Viterbo, il 18 aprile. Qui, mentre l’ANPI era in attesa per inquadrarsi con le altre associazioni combattentistiche, un graduato prendeva sottobraccio il Presidente Gionfra e lo chiamava in disparte raccomandandosi di non fare, il 25, riferimento alle elezioni comunali. Una raccomandazione di per sé offensiva, come se l’ANPI fosse solita dare indicazioni di voto nelle pubbliche cerimonie; non si capisce inoltre perché questo invito non sia stato esteso a tutte le organizzazioni convocate in piazza.

Ad ogni modo, raccomandazioni o meno, Gionfra non ha potuto parlare: nel giorno della Liberazione è stata tolta la parola ad uno che, di questa Liberazione, è stato protagonista. Vuoi che le demenziali note emanate in questi giorni da alcuni esponenti politici locali circa la faziosità del 25 aprile (http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/aprile/21_6liberazione.htm; http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/aprile/25_12fiamma.htm) abbiano sortito l’effetto desiderato?

Visti i tempi può essere.

Silvio Antonini
Segretario e Portabandiera
ANPI Comitato Provinciale Viterbo

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