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(4 Maggio 2008)
"Nel 60° anniversario della catastrofe palestinese l’invito ad Israele da parte dell’Ente Fiera e delle autorità politiche locali - tutte di centrosinistra! – rappresenta un’ennesima provocazione che non può passare sotto silenzio" è quanto sostiene Mimmo Provenzano della Rete dei Comunisti.
"A pochi giorni dalla schiacciante vittoria elettorale nazionale e locale del centrodestra, la manifestazione indetta il 10 maggio a Torino contro la dedica ad Israele della Fiera del Libro di quest’anno rappresenta il primo appuntamento di lotta e mobilitazione contro un nuovo governo che è stato immediatamente salutato dalle autorità di Tel Aviv come “il miglior amico in Europa” della causa sionista".
"Al tempo stesso - sostiene ancora Provenzano - "sulla Fiera del Libro di Torino si gioca il tentativo da parte dell’ ”ospite d’onore” Fausto Bertinotti di rientrare in scena “da destra”, proponendosi come punta di lancia di una operazione propagandistica mirante a dipingere Israele come “un luogo dello spirito” impossibile quindi da criticare mediante le categorie della politica. Per questo bene hanno fatto i militanti dei centri sociali, dei sindacati di base e degli stessi partiti della sinistra a contestarne la presenza in piazza il Primo Maggio proprio a Torino". "Di fronte all’inerzia, quando non all’attiva complicità delle istituzioni e delle forze politiche nei confronti dei crimini commessi quotidianamente da Israele, non rimane che la contestazione, la denuncia, la mobilitazione. Il boicottaggio della Fiera di Torino rappresenta un legittimo e sacrosanto mezzo di lotta politica contro una scelta che riteniamo vergognosa, sbagliata e colpevole" rilancia la Rete dei Comunisti che invita tutte le forze della sinistra ad essere in piazza a Torino sabato 10 maggio (MS).
Torino. 2/5/08.
RCA
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