">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

23 settembre

23 settembre

(20 Settembre 2011) Enzo Apicella
Venerdì 23 settembre Abu Mazen presenterà alle Nazioni Unite la richiesta di adesione della Palestina come Stato

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Imperialismo e guerra)

    J18: alcune associazioni rispondono al Giornale di Vicenza

    in merito all'articolo sulla giornata di iniziativa contro la guerra

    (21 Gennaio 2003)

    «É pericoloso vivere nel mondo non a causa di chi fa del male ma a causa di chi guarda... e lascia fare» (Albert Einstein)

    COMUNICATO STAMPA

    Egregio Direttore, con rammarico e preoccupazione le vogliamo esternare la nostra delusione per non aver trovato e letto, tra le pagine del Giornale di Vicenza, un appropriato ed oggettivo resoconto giornalistico sull’importante palinsesto di manifestazioni contro la guerra e le guerre, e per la pace, tenutosi sabato 18 gennaio a Vicenza. L’appuntamento che si sono dati nella nostra città tanti cittadini ed un centinaio di variegate associazioni, sfidando l’addiaccio e l’indifferenza di molti, e in solidarietà con le tante altre manifestazioni pacifiche svoltesi in tutto il mondo, non può certo dirsi usuale e secondario, soprattutto perché è riuscito a coinvolgere e sensibilizzare, in soli dieci giorni di preparazione organizzativa autofinanziata, migliaia di persone accomunate dal vivo desiderio di testimoniare pubblicamente, in piazza, lungo le strade, i valori del dialogo e della giustizia; valori che ci spingono a credere che gli eventi bellici sono evitabili e che un altro modo di agire sul fronte della politica internazionale è possibile e doveroso, se non vogliamo ripercorrere strade lastricate di sangue, che lasciano dietro di sé indelebili scie disperazione e ingiustizia.

    Tante associazioni, gruppi, singoli cittadini, rappresentanti di un arcobaleno di sensibilità diverse, ma che sono riusciti a trovare un denominatore comune nei suddetti valori, formano la spina dorsale di un contesto sociale vivo ed in crescita esponenziale. E chiedono di essere ascoltati e valorizzati, per il bene di tutti, e non ghettizzati o trattati, al massimo, come gli animatori di eventi folcloristici. Giovani e adulti impegnati nel volontariato ambientalista, nel commerci equo e solidale, nelle cooperative sociali, nel servizio civile nazionale ed internazionale, nelle associazioni ed organizzazioni politiche e sindacali, nei coordinamenti e reti associative per la legalità e la pace testimoniano ogni giorno con il proprio costante impegno volontario, senza clamori o secondi fini, la volontà di tentare, mediante il dialogo, di sensibilizzare le istituzioni ad impegnarsi sul difficile terreno del confronto costruttivo, teso ad allontanare, a scongiurare che gli arsenali di guerra, presenti nella nostra città, si mettano inesorabilmente in moto.

    Siamo delusi, perché la più grossa testata informativa provinciale ha invece voluto puntare i fari e dare la parola, nell’edizione del giornale di domenica 19 gennaio, non ai contenuti e alle variegate riflessioni dei tanti “piccoli” presenti in piazza, ma ai soliti opinion leader (Achille Variati, mons. Pietro Nonis e l’assessore Sante Serracco) dei quali certo ci interessa l’opinione ma che avremmo accolto a braccia aperte e voluto tra noi, con le proprie molteplici rappresentanze e sensibilità; purtroppo costoro erano assenti in piazza (ma presenti tra le colonne del suo giornale) e non hanno aderito a quella che poteva, anche con il loro contributo, trasformarsi in una imponente manifestazione per la pace, all’insegna del dialogo e del rispetto reciproco. A padre Adriano Sella, don Albino Bizzotto, Bepi De Marzi, ai rappresentanti delle Associazioni palestinesi e degli stranieri, dei Centri Sociali, della Rete Lilliput, delle rappresentanze sindacali presenti e a tutti coloro che hanno preso la parola in piazza dei Signori e lungo il tragitto della Marcia per la pace doveva, a nostro avviso, essere dedicata la pagina del Giornale di Vicenza. Nella speranza di poter leggere in una prossima edizione del giornale quanto emerso il 18 gennaio a Vicenza, cordialmente la salutiamo.

    Un saluto di pace da: Amedeo Tosi (Direttore responsabile della newsletter «il GRILLO parlante»); Paolo Michelotto (Bilancio partecipativo – Vicenza), Alice Bollesi, Fabian Beker

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «J18 contro la guerra»

    9669