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L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

L'Islanda riconosce lo Stato Palestinese

(3 Dicembre 2011) Enzo Apicella
Martedì scorso il parlamento islandese ha votato a favore del riconoscimento dei Territori Palestinesi come stato indipendente.

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Non commettete nuovamente l’errore di ignorare la manifestazione di Torino

Lettera aperta al Manifesto e a Liberazione

(8 Maggio 2008)

Caro Polo, Caro Sansonetti,
i lettori aprendo i vostri giornali questa mattina – martedì 6 maggio – hanno avuto a disposizione come informazione su quanto sta accadendo e accadrà intorno alla Fiera del Libro di Torino dedicata a Israele, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e poco più.

E’ curioso e preoccupante, perchè i vostri lettori, su tutti gli altri giornali, hanno avuto informazioni sulla manifestazione nazionale per la Palestina che si sta preparando a Torino per sabato 10 maggio, hanno avuto notizie su un riuscitissimo seminario all’università di Torino sulla pulizia etnica contro i palestinesi con la presenza di studiosi italiani, palestinesi e israeliani ed hanno avuto notizie sul rischio che a Torino si riproduca l’inquietante logica delle “zone rosse”, una logica che molti di loro e di noi portano ancora sulla pelle dopo la drammatica esperienza di Genova.

Non solo. Il neo presidente della Camera Gianfranco Fini, ha rilasciato dichiarazioni aberranti secondo cui il tasso criminogeno di una bandiera israeliana bruciata in una piazza è superiore a quello di un branco di neonazisti che uccidono a calci e pugni un ragazzo a Verona.

Sulla seconda questione – giustamente – i vostri giornali hanno dato ampio spazio con servizi, commenti, analisi. Sulla prima avete scelto la completa omissione.

State commettendo un errore e forse un errore più grave.

L’errore è quello di ostracizzare in modo piuttosto miope una campagna di contestazione di un evento politico grave come quello di dedicare ai sessanta anni della nascita di Israele un evento culturale di massa come la Fiera del Libro. Se sessanta anni fa Israele avesse consentito la nascita anche della Palestina ciò non rappresenterebbe un problema, ma così non è stato allora e così non è neanche adesso. I motivi li hanno documentati per anni sulle vostre pagine giornalisti preziosi come Stefano Chiarini e Giancarlo Lannutti.

I vostri giornali si sono schierati contro la campagna di boicottaggio della Fiera del Libro ma i vostri lettori no. In piccolo avete riproposto quella rottura tra quartieri generali e “popolo della sinistra” che tutti hanno visualizzato prima nella manifestazione del 9 giugno dello scorso anno e poi- assai più clamorosamente – nelle recenti elezioni.

Questa ripetuta rottura della connessione sentimentale tra il “vostro/nostro popolo” e gli apparati ideologici della sinistra storica (redazioni, direzioni etc.) , è diventato un macigno di cui vi rifiutate di sentire ed assumere la piena responsabilità. Sulla Palestina, su Torino, come sul 9 giugno di un anno fa, state commettendo un pericoloso errore di supponenza.

Infine c’è un secondo errore che traspariva oggi dalle prime pagine dei vostri giornali. Il tentativo di sovrapporre una sacrosanta mobilitazione antifascista a Verona contro la manifestazione nazionale del 10 maggio a Torino amplificando la prima e occultando la seconda. E’ già accaduto in passato, proprio sulla Palestina, ed è accaduto il 9 giugno. La risposta è stata non solo nei numeri ma anche nelle conseguenze politiche. La cultura politica della sinistra uscita demolita dalle urne è stata quella che ha cercato e voluto la contrapposizione ai movimenti sociali.

Quella del 10 maggio a Torino sarà una manifestazione internazionalista a fianco dei palestinesi, sarà una manifestazione a difesa delle libertà democratiche contro la logica delle zone rosse e della subalternità alla lobby israeliana in Italia e sarà anche la manifestazione degli antifascisti in risposta alla logica e alle coperture politiche che hanno portato all’omicidio di Verona e che oggi si schierano incondizionatamente a sostegno della politica di Israele.

Non commettete nuovamente errori di valutazione come quelli già commessi. I risultati sono lì davanti a tutti a testimoniare che hanno comportato un prezzo politico altissimo per la sinistra nel nostro paese.

p. Il Forum Palestina
Sergio Cararo, Germano Monti

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Commenti (1)

il colonialismo mentale.una ideologìa presente nel comunismo europeo

Mr Valentino Parlato è nato in Libia da una famiglia di coloni italiani.Sapiamo quale è la mentalità di una famiglia povera italiana che "colonizza"un paese musulmano.Si sentono superiore ed quello che sucede con i figli,malgrado la sua militanza comunista ueropea,Parlato è guidato da un ideologìa coloniale.
Di Liberazione,giornale confessionale al servizio di quanti hanno voluto seppelire PRCla verità è che non merita risposta,dopo l'appoggio consistente dato a Bush,con i suoi attachi al Venezuela e a Cuba.Senza commenti!!!!

(12 Maggio 2008)

eduardo salum.

eduardo.salumyaziei@fastwebnet.it

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