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il pane e le rose

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Il “Coordinamento Vicenza Contro la Guerra” scrive alla giunta comunale

(26 Gennaio 2003)

(Att.ne del Vicesindaco di Vicenza, Valerio Sorrentino).

Alle dieci e cinquanta del giorno 22 gennaio il Coordinamento ha avuto un incontro presso il Comune di Vicenza con il Vicesindaco Sorrentino. L'incontro era stato richiesto dal Coordinamento per risolvere, o comunque chiarire, la situazione verificatasi nelle scorse settimane in merito alla richiesta di associazioni, gruppi e cittadini pacifisti di poter utilizzare Piazza dei signori come punto finale di una intera giornata organizzata per dire “no alla guerra in Iraq”.

Sabato 18 gennaio erano in programma diverse iniziative, dall'assemblea mattutina per discutere e confrontarsi sui temi della guerra, al presidio pomeridiano davanti alla Caserma Ederle con corteo fino in Piazza dei Signori, e in quest'ultima una festa per la pace, con interventi dal palco, giochi per bambini e musica. Tutto questo programma ha ricevuto l'adesione di un centinaio di associazioni e gruppi anche nazionali, in accordo con l'appello internazionale dell'associazione ANSWER americana (Agire ora per Fermare Guerra e Razzismo), che in contemporanea organizzava grosse manifestazioni a San Francisco e Washington (e in altre 150 città americane), contro la guerra in Iraq e per una cultura di pace, nell’ occasione dell’anniversario della nascita di Martin Luther King, nonchè dell ’inizio della Guerra del Golfo.

L'incontro di martedì con il Vicesindaco voleva da un lato esprimere il disappunto del comitato organizzatore vicentino per la scarsissima collaborazione alla buona riuscita della manifestazione che il Comune ha dimostrato, dall'altro, in armonia con lo statuto Comunale di Vicenza, che al punto due recita:

1. “Il Comune, in conformità ai principi costituzionali ed alle norme internazionali che riconoscono i diritti innati delle persone umane, sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e promuovono la cooperazione fra i popoli, riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli”.

2. “A tal fine il Comune promuove una cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione, e con il sostegno alle associazioni che promuovono la solidarietà con le persone e con le popolazioni più povere”.

voleva ricordare che il Comune è tenuto a promuovere una cultura di pace tra la cittadinanza, nonchè ad agevolare ed aiutare le associazioni che si prodigano a tale scopo.

Oltre ad avere aspettato solo il giorno prima della manifestazione per concedere l'uso della piazza, quando la Questura aveva già dato da tempo il permesso per il corteo, il Comune stesso (nelle persone del Sindaco e del Vicesindaco) aveva espresso dichiarazioni negative (decontestualizzate dalla situazione contingente nonchè superficiali nella sostanza) in merito ad una iniziativa pacifica che coinvolgeva molti cittadini e il tema della pace, e che dovrebbe essere stata promossa dal Comune stesso, secondo modalità analoghe o diverse alla manifestazione stessa.

E’ bene specificare che l’attesa per la concessione del plateatico ha avuto il solo risultato di danneggiare gli organizzatori nel loro lavoro, la manifestazione nell’abbassamento del numero potenziale di aderenti, i manifestanti, nel farli sentire (contrariamente alle loro intenzioni) costantemente in contrasto con l’Amministrazione.

Il “Coordinamento Vicenza Contro la Guerra” ha formulato delle richieste al Vicesindaco Sorrentino, proprio per superare le diffidenze e per costruire un percorso unitario con le istituzioni locali.

Il comune non può non dare ascolto e non cercare di capire quella grossa fetta di cittadini che tutti i giorni si impegna per coltivare una cultura di pace che il comune stesso riconosce.

La società civile italiana si è da tempo largamente pronunciata contro la guerra e contro la partecipazione italiana ad essa, in qualunque forma. Lo dimostrano numerosi sondaggi di opinione e le innumerevoli iniziative di pace che in questi giorni stanno mobilitando la società civile italiana.

Per questo risulta necessario che anche gli enti locali, che più sono vicini ai cittadini, si facciano carico delle loro esigenze e aspettative, che prendano una posizione chiara contro la guerra in Iraq, e che si facciano carico di chiedere ai deputati e senatori, che rappresentano il loro territorio, che si pronuncino e si attivino affinchè il parlamento prenda una posizione netta contro la guerra, prima che sia troppo tardi (questo anche in base all'art. 11 della Costituzione Italiana).

È stata ribadita dal comitato organizzatore l'importanza e la centralità del Corso e della Piazza, anche per l'opera di sensibilizzazione sui temi della pace verso i cittadini vicentini.

Allo stesso tempo si ribadisce la necessità di poter fruire del cuore della città per trasmettere messaggi di elevato contenuto etico e umanistico (come il no alla guerra), a tutti, anche a coloro che fanno shopping in centro il sabato pomeriggio.

Inoltre, come confermato dallo stesso Vicesindaco, da quando c'è l'ordinanza ci sono stati più cortei o fiaccolate di prima, per questo sembra inutile, oltrechè dannoso per tutte le parti, continuare a mettere in posizione di illegalità verso il comune associazioni o gruppi che organizzano iniziative in centro.

Visto che si fanno sempre più forti e preoccupanti le spinte per la apertura di un nuovo conflitto contro l'Iraq non si può impedire ai cittadini di esprimere il loro totale dissenso contro questa guerra giudicata, oltre che un disastro umanitario per la popolazione irachena, un'aperta violazione dei diritti dell'Umanità.

In questo contesto si inserisce la proposta del “Coordinamento Vicenza Contro la Guerra”, il quale

CHIEDE

1. che il Vicesindaco Sorrentino si faccia carico della comunicazione delle parole di questo documento presso la Giunta nella sua più prossima riunione (es.: Lunedì 27 gennaio), come da accordi presi con il Vicesindaco stesso.

2. che (sotto invito del Vicesindaco) uno o più consiglieri (di maggioranza oppure di minoranza) facciano richiesta di immettere nell’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale una “Richiesta di Dibattito” riguardo ad un inequivocabile “no alla guerra in Iraq”, come già fatto da più di qualche importante città italiana (Udine e Pistoia tra le prime, Bolzano Vicentino tra quelle vicine).

Soprattutto, che il Sindaco (avendone il potere) immetta in modo autonomo nell’OdG di cui sopra, detta “Richiesta di Dibattito”, al fine di dare un segnale forte alla cittadinanza, nonchè di velocizzarne il dibattimento.

3. che il comune di Vicenza esponga la bandiera della pace o un drappo bianco o un altro simbolo di pace in un luogo visibile, simbolico e consueto ai cittadini (Palazzo Trissino, Basilica Palladiana etc...) ad indicare la volontà del comune stesso a impedire un intervento in Iraq, in accordo con il parere del Vicesindaco stesso.

4. che, in conformità ai principi costituzionali, alle norme internazionali e allo statuto del comune, i vari assessori si impegnino concretamente per favorire una cultura di pace, patrocinando le prossime manifestazioni promosse per la pace e la solidarietà fra i popoli. Le dichiarazioni di “irresponsabilità” da parte del Vicesindaco (per altro in parte rientrate) e le dichiarazioni in particolare dell'assessore Sarracco sulla natura della manifestazione non sono in sintonia con la volontà di dialogo dichiarata dal Vicesindaco stesso durante l'incontro.

5. che il Comune elimini o comunque ridiscuta l'ordinanza che vieta il passaggio di cortei in Corso Palladio e Piazza dei Signori.

“La guerra è sempre una constatazione di fallimento ed è sempre la peggiore situazione; tutto deve essere fatto per evitarla”.

in fede:

Il “Coordinamento Vicenza Contro la Guerra”

1)AIASP Associazione per l'Amicizia e la Solidarietà coi Popoli - 2) Altra Poesia (Pd) - 3) AltraVicenza.it - 4) ArciRagazzi - 5) ARCI (Torrebelvicino) - 6) Assemblea cittadina contro la guerra (Cs) - 7) Associazione “Bassano per l’Ulivo” di Bassano del Grappa - 8) Associazione Canalete di Valdagno - 9) Associazione Culturale Punto Rosso - 10) Associazione Genitori S.Pio X (Vi) - 11) Associazione Giovanni XXIII - 12) Associazione Jonas - 13) Associazione per la Pace - 14) Associazione per la Pace di Schio - 15) BiciG8 - 15) Donne in Nero (Schio) - 17) Associazione popular (Fi) - 18) Associazione 1° Maggio - 19) A.So.C. Associazione Solidarietà e Cooperazione - 20) Beati Costruttori di Pace - 21) Bepi De Marzi, musicista - 22) Bilancio Partecipativo - 23) Don Albino Bizzotto, Beati Costruttori di Pace - 24) Broccolo Angelo, segretario provinciale PRC (Cs) - 25) CAB, Collettivo Antimperialista Bologna - 26) Circoli PRC: 27) Adria-Rovigo; 28) "Ottobre", Basso Vicentino; 29) Chirignago - Mestre; 30) Montecchio Maggiore; 31) Nord Padova; 32) "P.Tresso", 33) Schio; 34) Valchiampo; 35) "A. Sartori", Vicenza; 36) Val di Susa - 37) Campo Antimperialista - 38) Collettivo Spartakus - 39) Comitato contro la guerra di Treviso - 40) Comitato contro le guerre di Torino - 41) Comitato Piazza Carlo Giuliani - 42) Confederazione Nazionale Cobas - 43) Cooperativa Unicomondo - 44) Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO - 45) Coordinamento Studentesco - 46) Costa Lucio, consigliere PRC Cadoneghe - 47) CUB RdB (Vi) - 48) Democrazia Popolare - 49) Emergency (Vi) - 50) Federazione provinciale PRC - 51) Don Andrea Gallo e la Comunità S.Benedetto al Porto - 52) G.A.M.A.D.I. la voce - 53) GAS Unicomondo - 54) Giulio Girardi, teologo - 55) Gocce di Giustizia - 56) Granello di Senape Onlus - 57) Gracci Angiolo, partigiano (Fi) - 58) cpo Gramigna (Pd) - 59) «il GRILLO parlante» (VR) - 60) Gruppo di Appoggio alle Madri di Plaza de Mayo di Udine - 61) Gruppo ecologista animalista “SELVATICA” di Montebelluna (Tv) - 62) Gruppo di lavoro su resistenza e antifascismo Bassano - 63) Gruppo equo-solidale (Lerino) - 64) Gruppo Pensionati di Dueville - 65) Gruppo Presenza Longare - 66) Italia dei Valori (Vi) - 67) Laboratorio zero (Vi) - 68) Lavoratori Autorganizzati Cobas (Tn) - 69) Lega per i Diritti dei Popoli - 70) LIB - 71) «L'Isola che non c'è» di CGIL, CISL, UIL di Vicenza - 72) Macondo - 73) Antonino Marceca - 74) Medici per la Pace (Pd) - 75) Megachip - 76) Movimento UNA - 77) PdCI Federazione vicentina - 78) il Pane e le Rose (Pd) - 79) Costanzo Preve, filosofo (To) - 80) Progetto Comunista del Veneto - 81) Radio Città Aperta (Roma) - 82) Redazione "La fucina" - 83) Rete dei Comunisti - 84) Rete Lilliput (nodo vicentino) - 85) Aldo Romaro - 86) Padre Adriano Sella, missionario saveriano - 87) Slai Cobas (Ta) - 88) Soccorsopopolare di Padova e Venezia (componente del Forumpalestina nazionale) - 89) Socialforum Alto Vicentino - 90) Socialforum di Bassano - 91) Socialforum Montecchio - 92) Tempi di Fraternità (To) - 93) Tonita (Chioggia) - 94) Tuttinbici - 95) Kutaiba - 96) UDAP, Unione Democratica Arabo Palestinese - 97) Tiziana Valpiana, deputata PRC - 98) Verademocrazia - 99) Veronagirotondi cittadini per la democrazia - 100) Settimanale VicenzaABC – 101) Legambiente.

Riferimenti immediati:

Collettivo Spartakus: Anna Zanconato, Mauro Carta.
Retelilliput: Filippo Magnaguagno.
Bilancio Partecipativo: Paolo Michelotto.

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