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L'osservatore romano

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(19 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Il Cardinal Bertone esprime con cattolica prudenza alcune perplessità sulla condotta di Berlusconi

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Notizie del giorno (30 maggio 2008)

(30 Maggio 2008)

- Nel tradizionale solco di espressione della libertà religiosa, il “pastore tedesco” dà buoni voti al presidente Berlusconi “artefice” di un nuovo clima politico e di una maggiore percezione dei problemi dell’Italia e, annunciando che il cavaliere sarà ricevuto in Vaticano, baratta questa legittimazione e questo sostanziale appoggio al governo della destra, con una richiesta di maggiore finanziamento alle scuole cattoliche.
La grande spiritualità di questo pronunciamento papale ha scosso il vecchio libertino che fino all’incontro in Vaticano ha deciso di astenersi dalle sue frequentazioni extra coniugali per dedicarsi alla famiglia la cui unità sta così a cuore al santo padre. Così purificato tenterà di ottenere uno sconto sui soldi in più alle scuole cattoliche.

- In relazione alla vicenda della signora Vincenza Santoro Galani, affetta da una incurabile sclerosi multipla nella fase terminale, che ha rifiutato ulteriori cure (l’eutanasia è un’altra cosa) e si è spenta nell’ospedale di Modena, il Cardinale Javier Lozano Barragan, per conto del Vaticano, ha parlato di “omicidio, non importa l’apparenza legale”.
“L’apparenza legale” è una sorta di testamento biologico dove si mette per scritto, davanti a un notaio, quando si è lucidi e coscienti che cosa i medici devono fare, e si delega una persona che deve far rispettare la volontà nel caso di incoscienza.
Questa volontà può essere già imposta grazie all’esistenza della legge Cendon (Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 2004), per cui il fiduciario, sulla base di un decreto del giudice tutelare, può agire in nome e per conto del malato.
In Germania sono stati già depositati 7 milioni di testamenti biologici e si applicano.

Per me bisognerebbe andare molto oltre e chiunque stufo di vivere con sofferenza dovrebbe poter contare sull’eutanasia come espressione della propria volontà e del diritto di decidere da soli il proprio destino.
Il “corvaccio nero”, che ha parlato di omicidio, rifiuta l’idea che vi siano delle persone che pensano con la propria testa, che non si fanno imporre da nessuno le scelte, che vogliono vivere e morire senza sofferenza, consapevoli che con la morte si chiude tutto.
La Chiesa propone a tutti, laici compresi, sofferenza, rinunce, privazioni, tabù sessuali, obblighi, doveri, tutto contro natura e in nome del premio della vita eterna che è una grande “sola”.

Paolo De Gregorio

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