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(1 Giugno 2008)
Il Comitato Federale del PdCI di Bologna, riunitosi in data 29 maggio, ha deciso a maggioranza assoluta, dopo un'ampia ed articolata discussione, che sono venute meno le ragioni di prosecuzione dell'esperienza nella giunta Cofferati.
La decisione è stata assunta col rammarico proprio di una forza politica abituata a portare a termine gli impegni assunti, ma con la determinazione necessaria in un momento politico delicato sia a livello nazionale che locale, dove le scelte della giunta di centro-sinistra hanno tradito l'originario spirito di coalizione.
Questa sofferta decisione trova, sinteticamente, il suo principale motivo nell'accentuazione operata dalla giunta, dopo la vittoria della destra, dei caratteri più repressivi e regressivi sul piano sociale, che pure ci vedevano già sofferenti per la declinazione autoreferenziale del programma di mandato, a suo tempo condiviso.
Il Sindaco di Bologna ha ripetutamente ostentato la propria volontà di autosufficienza che di fatto si configura come una vera e propria chiusura nei confronti di tutte le forze di sinistra e dei settori della società da esse rappresentate.
Il PdCI è sin da ora disponibile alla riapertura del dialogo ed in tale ottica auspica un radicale mutamento che determini un confronto leale e paritetico tra le forze di centro e di sinistra per la costruzione di politiche veramente attente alle reali esigenze per una Bologna che deve cambiare.
Per il Comitato Federale
il segretario della Federazione di Bologna
Stefano Grondona
avete fatto bene, purtroppo...ormai il PD è più anticomunista di Berlusconi, me la vedo brutta...e il PRC cosa fa? sta al gioco di Cofferati? butta nel cesso la falce e martello e diventa "democratico"?
(10 Giugno 2008)
Carla
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