">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Panerose blog    (Visualizza la Mappa del sito )

Archivio notizie:: Altre notizie

Deliri FAO

(5 Giugno 2008)

- con 862 milioni di persone che non hanno il cibo quotidiano, si afferma che i cereali prodotti per farne biocarburanti non incidono sulla crescita dei prezzi
- per il Papa bisogna globalizzare la solidarietà
- per Berlusconi gli aiuti umanitari non devono essere più conteggiati nei bilanci Ue
- le multinazionali agricole vogliono subito più OGM.

Se non si vuole impazzire di irrazionalità, che nel caso della fame nel mondo nasconde invece lucidissime strategie capitaliste multinazionali, bisogna anzitutto capire cosa è realmente la FAO, che sulla carta è un organismo dell’ONU che dovrebbe combattere la fame nel mondo.
Il primo giudizio riguarda i risultati: da quando questo organismo funziona la fame nel mondo è aumentata.
Ricordiamo anche che l’ONU, sulla carta massimo consesso di PACE, non ha evitato una sola guerra, e comandano le nazioni più potenti e più armate che producono e vendono l’80% di tutte le armi in circolazione. Come strategia per la pace mondiale la cosa risulta un po’ strana.
Per la FAO stessa musica. I delegati sono nominati dalla politica, tra di loro vi sono funzionari che vengono spediti in tutto il mondo con il compito di individuare le potenzialità delle risorse locali. Hanno ingenti mezzi per queste inchieste, che però spesso vengono sfruttate da grandi compagnie multinazionali che penetrano nelle economie povere per poi produrre beni e derrate per il mondo occidentale. Basta pensare a concessioni di sfruttamento della pesca in paesi privi di flotte pescherecce moderne, o la presenza di monocolture industriali agricole con prodotti che vanno totalmente all’estero.
La FAO è un organismo non solo inutile, ma responsabile dell’aumento del numero di affamati, come l’ONU è responsabile di non buttare fuori dalla sua organizzazione chi muove guerre.

Per uscire da questa merda vi sono solo due strade: uscire dalla globalizzazione, non pagare più i debiti alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale, e riconvertire l’agricoltura di ogni paese per il consumo e i bisogni interni, rinegoziare i prezzi delle materie che gli occidentali portano via a cominciare dal “colton”.
La seconda è avere una strategia di diminuire le bocche da sfamare, aprendo la contraccezione gratuita a tutti i paesi poveri con campagne di informazione e distribuzione diretta soprattutto alle donne che vengono utilizzate come animali riproduttori, e che hanno il massimo interesse a uscire da questo ruolo mortificante e letale per la loro salute e per quella del pianeta.

Ci vogliono anni e soldi, ma con il solo costo di mantenimento dell’inutile FAO e della sua faraonica sede di Roma di viale Aventino, se usato dentro la strategia di autosufficienza alimentare e meno bocche da sfamare, presto si vedrebbe qualche miglioramento.
La “solidarietà” del Papa e le elemosine di Berlusconi sono di facciata dietro la quale c’è l’obeso occidente che con il 10% della popolazione mondiale si mangia il 60% di tutte le risorse alimentari e materie prime, con relativo e proporzionale inquinamento, effetto serra, e riscaldamento globale.

3 giugno 2008

Paolo De Gregorio

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Paolo De Gregorio»

3481