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(15 Dicembre 2010) Enzo Apicella
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Per uno sciopero generale

Berlusconi, Confidustria & C. stanno portando l'ultimo attacco a ciò che resta dei diritti dei lavoratori.

(7 Giugno 2008)

Vi e è bisogno di un momento unitario di tutti i lavoratori e delle loro rappresentanze per difendersi, isolando chi punta a parcellizzare ancora di più i lavoratori e le loro rappresentanze

Il lungo attacco portato contro i lavoratori oramai sta prendendo un ulteriore piega.
Limitati i diritti sindacali, abolita la scala mobile, precarizzati i rapporti di lavoro, ridotto il loro potere di acquisto grazie alle manovre legate all’euro, eliminata la loro rappresentanza politica ora si punta a criminalizzarli per piegare le sacche di resistenza costituite soprattutto dal pubblico impiego.

LI SI CHIAMA FANNULLONI, SI ESALTA LA POSSIBILITA’ DI LICENZIARLI ,SI PROSPETTA LA POSSIBILITA’ DI USARLI COME PACCHI FACENDOLI PASSARE DAL PUBBLICO AL PRIVATO, SI PUNTA AD ELIMINARE PERSINO LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE E QUELLA DECENTRATA
ORAMAI AI LAVORATORI SI VUOLE NEGARE OGNI DIRITTO ANCHE QUELLO ELEMENTARE DI ESSERE AMMALATO

Ed ancora oggi vi sono persone o gruppetti autoreferenziali che fanno grandi enunciazioni di principio, grandi documenti inneggianti all’unità, ma che poi nella realtà sono ostili ad ogni unità dei lavoratori perché non rispondente ai loro libri dei sogni.
Di simili personaggi, nemici nei fatti dei lavoratori, non ve n’è più bisogno : vi è bisogno di unire i lavoratori e non di riempire blog e quant’altro inneggianti a lotte di classe e rivoluzioni inesistenti.

DI FRONTE ALL’ATTUALE CONDIZIONE VI E’ BISOGNO DI UNA REALE RISPOSTA UNITARIA. ORAMAI NOI LAVORATORI SIAMO RIDOTTI A SCHIAVI SENZA PIU’ DIRITTI E CON GLI STUPENDI PIU’ BASSI DI EUROPA.
La Confederazione Cobas ha avviato un discorso unitario con RdB e SdL per tentare di dare forza e risposte concrete ai lavoratori.
E’ necessario chiudere per sempre la fase della concertazione, che il sindacato ritorni al suo mandato originario con gente preparata e che sia presente nei luoghi di lavoro con i lavoratori.

MA E’ ANCHE NECESSARIO PROSPETTARE L’IDEA DI UNO SCIOPERO GENERALE
CHE COINVOLGA TUTTE LE CATEGORIE E TUTTE LE CONFEDERAZIONI E SINDA-CATI DI CATEGORIA. GLI STECCATI IDEOLOGICI E DI PARROCCHIA IN QUESTO CONTESTO NON HANNO SENSO. BISOGNA TROVARE UN PERCORSO UNITARIO PER CREARE UN GRANDE MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE.
ORAMAI SONO IN GIOCO LA SICUREZZA DEI POSTI DI LAVORO, LE GIA’ MISERE CON-DIZIONI DI VITA ED ANCHE LE RAPPRESENTANZI SINDACALI DEI LAVORATORI.

Cobas Sanità Cardarelli

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