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    Coop Leonardo: oggi siamo in sciopero

    (5 Luglio 2008)


    Oggi siamo in sciopero perché rivendichiamo non solo i mancati aumenti in busta paga e condizioni di lavoro dignitose, ma per affermare il diritto all’organizzazione contro tutte le vessazioni padronali. Con noi in questa lotta sono presenti non solo i compagni dello Slai Cobas, ma militanti che sostengono le cause dei lavoratori (soprattutto se sono lavoratori immigrati come la maggior parte di noi).

    Rivendicazioni avanzate alla Coop Leonardo (Magazzino della Bennet) dopo le discussioni e l'assemblea con i lavoratori

    - L’applicazione del trattamento economico e normativo (100%) previsto in sede di contrattazione nazionale e, di conseguenza, il pagamento degli arretrati dovuti (comprensivi del tasso d’interesse maturato).

    - Infortunio pagato al 100%, come previsto dalla legge.

    - Buste paga con tutte le ore ordinarie e straordinarie effettuate, senza che esse siano camuffate sotto altre voci. Consegna unitamente alla busta paga dell’elenco delle timbrature effettuate nel periodo.

    - La contrattazione dell’organizzazione del lavoro e la definizione di criteri più equi per la determinazione e la distribuzione dei carichi di lavoro, delle turnazioni e delle ore di lavoro; in modo tale sia da garantire che tutti i lavoratori abbiano un orario di lavoro di 8 ore, sia che nessun lavoratore sia messo in libertà dopo due o tre ore di lavoro, sia per realizzare rotazioni il sabato e la domenica.

    - Possibilità di nuove assunzioni solo nel caso che i lavoratori già presenti in azienda facciano, almeno, 8 ore lavorative.

    - Nessun lavoratore può essere allontanato dal posto di lavoro con avviso a voce o per telefono, ma solo con disposizione scritta che motivi tale iniziativa (con un preavviso di due giorni) e con informativa al delegato sindacale.

    - Sicurezza sul lavoro. Applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Attuazione di tutte le misure idonee a tutela della salute ed integrità fisica di tutti i lavoratori. Dotazione di strumenti di protezione e prevenzione in relazione alla tipologia di lavoro assegnato.

    - Distribuzione immediata a tutti i lavoratori dei moduli per gli assegni familiari.

    - Immediato ritorno di tutti i lavoratori alle mansioni svolte precedentemente alla comunicazione della costituzione della rappresentanza dello SLAI COBAS.

    - Corso per tutti i carellisti.

    - Infermeria nel capannone corredata di completa attrezzatura per il primo soccorso.

    - Messa in funzione della mensa per tutto il personale.

    - Nessuna rivalsa economica sui lavoratori per eventuali danni causati nel corso dell’attività lavorativa, facendo così ricadere su di essi il “rischio d’impresa”.

    - Spostamento di mansioni e di orario contrattate.

    - Il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori e il riconoscimento dello SLAI COBAS, a cui i lavoratori hanno dato mandato di rappresentanza, e dei loro delegati sindacali aziendali, verso cui devono cessare gli atteggiamenti persecutori e antisindacali.

    Compagni partecipiamo al picchetto, perché solo con la lotta sapremo far valere le nostre ragioni e mettere in discussione questo sistema che calpesta la dignità dei proletari, qualsiasi colore della pelle che hanno.

    Delegati Slai Cobas della Cooperativa Leonardo

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