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"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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(Di lavoro si muore)

L'operaio Mario Pizzo è morto nello stabilimento Seal Line di Montegaldella (Vi)

per l'esplosione di una cisterna che lo ha sbalzato a 30 metri di distanza

(1 Febbraio 2007)

Un operaio è morto in seguito ad uno scoppio avvenuto all'interno dell'azienda di materiale plastico in cui lavorava a Montegaldella, in provincia di Vicenza.

Secondo le prime informazioni, l'uomo stava cercando di sostituire delle viti di una cisterna, che avrebbe dovuto contenere acqua, quando è avvenuta un'esplosione che l'ha scagliato ad alcuni metri di distanza.

Sul posto, sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, oltre a personale dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpav) per valutare la presenza o meno di emissioni tossiche nell'aria.

Potrebbe essere del biogas formatosi all'interno della cisterna la causa dell'esplosione nella quale è morto l'operaio Mario Pizzo, 47 anni, residente a Mestrino, in provincia di Padova, sposato e padre di una ragazza di 15 anni.

Pizzo lavorava come addetto alle manutenzioni dell'azienda Seal Line con sede in via Bernarde 11 nel comune di Montegaldella, che dipende a sua volta dalla multinazionale belga Helvoet Pharma, con sede in Italia in viale dell'Industria 7 nel comune di Pregnana Milanese (Mi) e quartier generale nella cittadina belga di Alken all'indirizzo Industrieterrei 1519, e produce imballaggi per prodotti farmaceutici.

Stamane, con un braccio meccanico, l'operaio ha raggiunto la parte superiore di una cisterna in vetroresina alta circa 5 metri, che può contenere 30 metri cubi di acqua, per sostituire delle viti che aveva cominciato a tagliare con un flessibile.

Ad un certo punto, ha raccontato il responsabile amministrativo dell'azienda, Massimo Ghion, la cisterna è letteralmente esplosa disintegrandosi, tanto che ne è rimasta soltanto la base, ed il lavoratore è stato proiettato a 30 metri di distanza, fin sul tetto di un capannone alto 10 metri da terra.

Tra le ipotesi prese in considerazione dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto assieme ai tecnici dello Spisal e dell'Arpav, quella che l'esplosione possa essere stata causata dal biogas sviluppatosi per effetto dei microrganismi presenti nel liquido che si trovava nella cisterna.

Il biogas potrebbe aver finito per saturare la cisterna ed essere esploso a contatto con una scintilla prodotta dal flessibile.

I tecnici hanno quindi prelevato campioni del fango trovato sul fondo della cisterna per sottoporli ad analisi.

L'azienda Seal Line spa occupa 180 dipendenti, che normalmente lavorano suddivisi in tre turni.

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