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Rimini: contro il "seminario delle forze operative terrestri"

Sabbia e non olio nel motore del militarismo!

(1 Febbraio 2003)

Da giovedì a sabato, presso il Palacongressi di Rimini, si svolgerà il primo seminario delle forze operative terrestri.

Si tratta di un incontro a carattere militare e militarista, con anche esposizione di mezzi (una mostra dove ci saranno dai carri armati agli elicotteri).

Non so se riusciremo ad organizzare una qualche forma di protesta.

Chiediamo a tutti/e, comunque, e ovviamente solo se concordano con i contenuti, di diffondere, stampare, fotocopiare ecc. ecc. il volantino che segue.

Saluti anarchici
Sabbia e non olio nel motore del militarismo!


Libertad FAI Rimini

volantino diffuso in rete

Genitori!

La guerra è un buon affare!

Un grosso affare sicuramente, con guadagni vertiginosi, il traffico di armi, la ricostruzione e tutto il resto, un affarone, ma non il nostro.

Scusate se disertiamo dalle parate e dai massacri, da queste fiere luccicanti di macchine di morte, agghiacciante preambolo alla carneficina, dall'affronto alla libertà e all'intelligenza che ogni ordine rappresenta.

Se l'esercito è scuola di vita, se insegna a stare al mondo, come ci ripetono sin da piccini, allora sono proprio questa vita e questo mondo a dover essere cambiati con urgenza indifferibile.

In effetti essi assomigliano troppo da vicino ad una grande, triste caserma, dove l'odio la prevaricazione e l'umiliazione costante sono insegnati come valori di cui andare orgogliosi.

Orgogliosi e tronfi sono i generali, delle loro scimmie ammaestrate, obbedienti ad ogni comando, anche il più sciocco e degradante, come quello di arrampicarsi all'esterno di una scala per poi andare a sfracassarsi in un cortile tra la vigliacca indifferenza dei "commilitoni solidali". Orgogliosi dei cimiteri di croci che portano sul petto, delle battaglie da altri combattute, del deserto di desolazione, morte, stupro e tortura che si portano dietro come un'ombra, ma di cui non vi è traccia nei libri di storia.

Appena all'angolo di una guerra combattuta dietro casa, con le ferite della terra ancora aperte, con il lamento dei suoi profughi erranti, questi signori della morte vengono a sorriderci parlandoci della convenienza dell'omicidio come professione, dei pregi della vita di caserma, della loro necessaria presenza come garanti di "pace".

Farebbero meglio a tacere, loro, noi a trattarli con il disprezzo che meritano.

Ma mentre i più ingenui si fanno abbagliare dai loro giocattoloni assassini, loro preparano il gregge di domani, quello che ammazzerà e si farà ammazzare al posto loro.

L'esercito non è al mondo per soccorrere, per dare soluzione alle grandi calamità naturali, per quello sarebbe più efficiente il libero organizzarsi degli uomini senza divise, armi, nè gerarchie, animati da un principio di solidarietà.

La pace bisogna sottrarla dalle mani insanguinate di questi impostori.

Trema la terra sotto il rombo dei carri armati, di piombo si tinge il cielo e piove sale fitto sopra alle città: amara avanza la morte in marcia con l'ululato delle sirene.

Ma non temete, oggi è soltanto un giorno in questa piazza, che domani potrebbe cascare giù. E' l'uomo in grigioverde, rassicurante e sereno, che vi porge la sua mano.

Genitori...investite i vostri figli!

Fonte

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