Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(12 Luglio 2008)
Qualcuno, alla radio, ha recentemente parlato di reciprocità nel rispetto dei diritti dell’Uomo. Secondo costui, nel nostro Paese, i diritti degli stranieri dovrebbero essere rispettati nella misura in cui sono rispettati nel loro.
Costui non sa di cosa parla.
L’Italia si è impegnata, con il Trattato di Pace del 1947, a prendere
"tutte le misure necessarie per assicurare a tutte le persone che siano sotto la sua giurisdizione, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione, il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali, inclusa la libertà di espressione, di stampa e pubblicazione, di pratiche religiose (culto), di opinioni politiche e di assemblea pubblica." (Articolo 15, Sezione 1, Parte II del Trattato di Pace del 1947)
Come se non bastasse abbiamo anche firmato e ratificato tutti gli strumenti internazionali e regionali che impongono il rispetto dei diritti umani e in nessun trattato, patto, convenzione o dichiarazione si fa il minimo accenno ad una presunta reciprocità.
La reciprocità è la norma chiave nei trattati commerciali e nelle relazioni diplomatiche, ma, per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani universali, non esiste.
Dott. Claudio Giusti - Forlì
7270